Il regista dell'adattamento dei racconti di Rudyard Kipling si è soffermato sugli aspetti tecnici legati alla realizzazione dei protagonisti
Anche se dai trailer abbiamo avuto modo di vedere che nell’adattamento ad opera di Jon Favreau del Libro della Giungla (The Jungle Book) sarà presente una grande quantità di computer animation che sembra puntare al fotorealismo, il regista non ha paura di spingere le cose verso una direzione più fantastica:
“Quello che creare un mondo ci permette di fare è di esagerare le proporzioni e la scala. Così la giungla è stata leggermente ingrandita. Gli animali sono stati leggermente ingranditi. E non siamo stati costretti a legare una tigre in carne e ossa come successo in Vita di Pi, dove metà delle riprese sono reali e metà finte.”
Allo stesso modo, se nello sguardo a King Louie questo appare “grande”, beh… non vi siete sbagliati. Favreau spiega:
Se tutto questo sembra tecnico, non preoccupatevi, perchè c’è un enorme elemento umano nel Libro della Giungla. Ad esempio, quando scegliete Bill Murray desiderate Bill Murray. Non volete che la tecnologia metta in ombra la sua presenza:
Nella versione originale, Il Libro della Giungla – che uscirà il 15 aprile – potrà contare sulle voci di Scarlett Johansson (Kaa), Idris Elba (Shere Khan), Bill Murray (Baloo), Christopher Walken (King Louie), Ben Kingsley (Baghera), Lupita Nyong’o (Raksha) e Giancarlo Eposito (Akela).