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Dossier: perché Michael Crichton non scrisse la sceneggiatura finale di Jurassic Park

Lo scrittore svelò i motivi anni fa

Michael Crichton è, sotto molti aspetti, uno degli scrittori di maggior successo di sempre. Non solo molti dei suoi libri sono stati grandi successi editoriali, ma spesso sono diventati film e serie TV di enorme popolarità. A un certo punto, Crichton riuscì persino ad avere contemporaneamente al numero uno una serie TV, un film e un libro. Inoltre, scrisse personalmente diverse sceneggiature. Eppure, non fu lui a firmare la versione definitiva del copione di Jurassic Park del 1993, il più grande successo cinematografico mai tratto da un suo romanzo.

Crichton aveva concepito Jurassic Park inizialmente come film, prima di trasformarlo in un romanzo. Il libro attirò subito l’attenzione di Hollywood, dando il via a una guerra di offerte per i diritti. Alla fine vinsero Steven Spielberg e la Universal Pictures, con Crichton che collaborò con il regista di E.T. per trasformare la sua storia in un grande film.

Nel libro ufficiale The Making of Jurassic Park di Don Shay e Jody Duncan, Crichton raccontò il processo di scrittura della prima sceneggiatura:

Sapevo che sarebbe stato un film molto difficile da realizzare. Steven è probabilmente il regista più esperto e di maggior successo per questo tipo di film.”

Il romanzo era troppo voluminoso per un adattamento diretto, quindi andava compresso. Spielberg spiegò cosa gli piaceva e cosa meno, e Crichton ridusse la storia. Poche settimane dopo la pubblicazione del libro — diventato subito bestseller — consegnò la sua prima bozza. Il problema? Non era un granché. Come spiegò lui stesso:

Nessuno ne era soddisfatto, ma Steven fu fantastico: era davvero bravo a individuare i problemi. Ricordo che disse: ‘Il film inizia troppo in fretta’. E appena lo disse, capii che aveva ragione. Serviva una sorta di preparazione, come nel libro, ma io ero andato subito all’azione e non funzionava. Poi Steven suggerì di lavorare in blocchi da quaranta pagine.”

Il team di Jurassic Park all’epoca era ancora ridotto: Spielberg coinvolse Stan Winston per gli effetti speciali e Kathleen Kennedy come produttrice. Seguendo il suggerimento del regista, Crichton divise la storia in sezioni.

Scrissi il primo blocco in circa un mese e ci incontrammo per fare aggiustamenti – ma era chiaramente la direzione giusta. La gente era contenta e lo percepivo. C’erano storyboard e schizzi già poche settimane dopo l’acquisizione del libro, quindi potei scrivere molto anche da quelli.”

“Consegnai il secondo blocco un mese dopo e l’ultimo due mesi più tardi. Fu difficile, ma un’ottima esperienza. Steven era incredibile: intelligente ed equilibrato, per niente come la tipica Hollywood.”

Nonostante i progressi, gran parte della sua sceneggiatura non arrivò mai sullo schermo. Dopo anni passati a sviluppare la storia – prima come film, poi come romanzo e di nuovo come film – Crichton decise che ne aveva abbastanza:

“Dal mio punto di vista, era come se avessi sollevato pesi nel mio ufficio per anni, cercando di fare una storia di dinosauri che funzionasse davvero, che non fosse Un milione di anni fa. Finalmente pensavo di avercela fatta, ma ero così stanco di tutto l’argomento che non volevo più scrivere la sceneggiatura. Ero stufo di Malcolm, stufo di Grant e persino dei dinosauri. Ma conoscevo a fondo la struttura della storia. Era come una barca: togli un pezzo e l’acqua entra. Oops, non farlo! Fai un’altra modifica e la barca parte troppo veloce o nella direzione sbagliata. Avevo già commesso molti di quegli errori nelle prime bozze e conoscevo le trappole.”

Per questo fece le prime versioni, ma poi lasciò il passo:

“Dissi a Steven: ‘Farò una bozza per te e la ridurrò a una dimensione compatibile col budget; poi trovi qualcun altro per rifinire i personaggi’. Credo che lo abbia sorpreso, perché gli sceneggiatori non dicono mai: ‘Prendi qualcun altro’.”

Alla fine, fu David Koepp a scrivere la versione definitiva, una scelta che si rivelò vincente: Jurassic Park divenne il film con il maggior incasso di tutti i tempi fino a quel momento, superando il miliardo di dollari grazie anche alle riedizioni. Crichton continuò comunque una carriera brillante, collaborando ancora con Spielberg per E.R. – Medici in prima linea, una delle serie TV più popolari degli anni ’90.

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Published by
Stella Delmattino