Frank Grillo e Iko Uwais combattono l'invasione aliena a suon di mazzate in un sequel che fa dell'azione senza tregua la sua carta vincente, incurante di coerenza e spessore dei personaggi
Sono passati sette anni da quando gli alieni hanno terrorizzato Los Angeles in Skyline, un film che, nonostante la sua pochezza, era riuscito a incassare bene al botteghino (66 milioni di dollari incassati a fronte dei 10 di budget). Questo seguito diretto dal regista Liam O’Donnell allarga ora quell’universo in modo esponenziale; Beyond Skyline ci porta infatti in giro per il mondo (leggi Vietnam), grazie alla co-produzione tra Stati Uniti e alcune compagnie asiatiche. Facendo subito chiarezza, almeno un personaggio ritorna dal film originale e tutti gli eventi narrati nelle due pellicole si verificano nell’arco di 24 / 48 ore (fondamentalmente, potete guardarli back-to-back).
Qui però ci si focalizza di più sull’azione, alleggerendo l’approfondimento e guardando all’intrattenimento puro. C’è una sorta di scontro tra kaijū degno di un capitolo di Godzilla (o Gojira) verso la fine e non mancano i rimandi a Monsters di Gareth Edwards (2010) e a World Invasion (2011), con gli alieni strappa-cervelli che imperversano sullo schermo. E nonostante si avverta una netta separazione tra la prima e la seconda parte (col cambio di location), lo spettacolo action messo in piedi non dovrebbe deludere chi cerca una serata di sci-fi caciarona.
Come detto, Beyond Skyline si concentra decisamente sull’azione, quindi la trama – riassunta a spanne qui sopra – non può che risultare superficiale. È difficile sviluppare adeguatamente i personaggi quando questi corrono e combattono ogni minuto per le proprie vite. E’ tutto un florilegio di effetti speciali (curati dalla Hydraulx Entertainment) e i fratelli Colin Strause e Greg Strause – registi del film del 2010 – ritornano qui in veste di produttori.
Gran parte di Los Angeles è accesa dalla gigantesca astronave madre aliena e da vari rumorosi combattenti e ritorna anche una sequenza del primo film che coinvolge un attacco nucleare. Gran parte del veicolo spaziale viene distrutto in modo spettacolare (molto bene) e gli effetti delle radiazioni vengono quasi dimenticati (non starete mica cercando verosimiglianza?). Tuttavia, gli alieni si presentano in varie forme: enormi mecha, piccoli esploratori e agili guerrieri di fanteria. Quasi tutto è in green screen (anche se il budget è salito a 20 milioni di dollari) e nella seconda parte, le arti marziali la fanno da padrone (ovviamente).
In World Invasion (che in originale si chiama non casualmente Battle for Los Angeles), gli alieni avevano invece messo gli occhi proprio sulla città californiana. Entrambi i film ricorrono a scene esplosive per colpire il pubblico, ma se quello di Jonathan Liebesman era più militarista, questo titolo si comporta più come una piccola insurrezione disorganizzata, visto che troviamo solamente alcuni sopravvissuti a contrattaccare.
In ogni caso, c’è solo un elemento abbastanza fastidioso. Beyond Skyline è composto da due storie in una. È diviso proprio in due parti: la prima nasce a Los Angeles, la seconda si svolge in Vietnam (che poi in parte è l’Indonesia). Tali segmenti sono praticamente equamente suddivisi come minutaggio e concorrono a un risultato che appare più come qualcosa di obbligatoriamente fuso insieme che di armonicamente integrato. La transizione dalla prima parte alla seconda è tutt’altro che perfetta, ma – se non ci si ferma troppo a pensarci -, con tutto quello che accade sullo schermo e con la stimolazione visiva ipercinetica, è addirittura difficile arrabbiarsi per come la sceneggiatura (di O’Donnell) si sposti senza farsi domande da LA a una zona del mondo decisamente più rurale nel giro di qualche inquadratura. Potere delle co-produzioni low-budget!
Viene dimenticato nella pioggia di raggi laser ed esplosioni!) e l’impiego massiccio di CGI (di discreta fattura) che rende tutto troppo finto (ma non a livello Asylum)? Certo che si può. Sono 105′ di inseguimenti, sparatorie e pestaggi senza fine tra umani e bestioni alieni con corazze. Mettiamoci poi dentro morti inaspettate – e spesso molto crude – e avrete un bel filmetto indipendente scacciapensieri, con Frank Grillo e Iko Uwais che lottano fianco a fianco (dopo essersi inizialmente menati nel fango). Serve altro?
Di seguito il trailer internazionale di Beyond Skyline: