A quasi 15 anni dal secondo capitolo, il regista riporta in sala la sua creatura, in un deludente terzo capitolo che punta tutto su humor e gore, perdendo ogni traccia di mistero
Terzo capitolo della saga scritta e diretta dal contestatissimo Victor Salva, Jeepers Creepers 3 è il seguito a distanza di anni dai primi due film di cui si percepiscono immediatamente diversi problemi a livello di produzione, che lo rendono decisamente non all’altezza dei suoi predecessori, di cui pare anzi più che altro una ripresa camp in chiave latamente parodistica.
Passarono un paio di anni e fu girato un sequel altrettanto valido (con un budget più alto, circa 17 milioni di dollari), incentrato su un gruppo di sfortunati studenti attaccati dalla creatura durante una gita con il loro scuolabus. Infine, annunciato già nel 2006, le riprese del terzo capitolo sono però iniziate soltanto nel 2016 e tale ritardo sembra aver spento la verve del suo autore, tanto che il risultato non sembra nemmeno opera sua.
Sin dalle prime sequenze di Jeepers Creepers 3 – che in principio avrebbe dovuto intitolarsi Jeepers Creepers: Cathedral – difatti, si percepisce che quell’atmosfera orrorifica che aleggiava sulle strade deserte e le chiese sconsacrate dell’America rurale del primo film, o di quella minaccia che si celava nelle distese di grano nel secondo, è andata ora perduta per sempre. A sostituirli, purtroppo per i fan, è un mix tra grottesco, esagerazione e autocitazionismo, che si addicono più all’ennesimo seguito di una serie ormai spolpata e rivolto solo ai fan più sfegatati, teso a monetizzare fino all’ultimo un franchise di successo.
Per farla breve, ci troviamo davanti a un prodotto di dubbia qualità, che i più fedeli potrebbero ancora provare ad apprezzare se e quando arriverà straight to video (l’uscita nei cinema americani è stata boicottata, così si è optato per distribuirlo in alcune sale soltanto per una notte, il 26 settembre scorso). Ogni elemento riprende la mitologia e l’iconografia dipanata nei precedenti capitoli, persino l’orizzonte temporale e la chiusura vi rimandano, ma qui non c’è nessun ulteriore approfondimento e/o evoluzione, tutto si ferma a una pirotecnica e insanguinata superficie, virando all’estremo trash & gore, ma perdendo completamente la tensione che prima contraddistinguevano la serie.
Principiano qui le peripezie dei due poliziotti, a cui si accoda un team di cacciatori di demoni armati fino ai denti, perfino di mitragliatrici, che approdano a una cittadina rurale nel mezzo del nulla. Quivi, caso vuole, si trova una fattoria sull’orlo del fallimento, in cui vive l’allucinata Gaylen Brandon (una rugosissima e psicolabile Meg Foster) insieme alla nipote Addie (Gabrielle Haugh); la donna però, non è affatto pazza, ma solo visionaria, e ha seppellito in giardino la mano del Creeper, consegnatale dal figlio morente più di vent’anni prima; il moncherino ha incredibili poteri e, se toccato, rivela le origini e la vera natura del mostro stesso. Ovviamente quest’ultimo è lì diretto, come i creeper hunters che lo inseguono, e, altrettanto ovviamente, non si fa problemi a smembrare chiunque incroci la sua strada.
Eppure, dopo tanta suspense e tante attenzioni, non solo non ci viene comunicato assolutamente nulla della chiave di cotanto mistero, che resta lì solo millantato all’orizzonte, ma tutti i suoi detentori non se ne fanno un bel niente, anzi i più se la portano nella tomba … Altro grande bluff di Jeepers Creepers 3, che finisce ugualmente in fumo, è il gruppo di cacciatori di demoni; presentati come una squadra organizzata, con un addestramento e strumenti paramilitari, che per anni hanno studiato ogni aspetto dell’inarrestabile squartatore volante, una volta entrati in azione sembrano dei dilettanti e vengono sgominati alla velocità della luce.
Ora, fin troppo antropomorfizzato e sarcastico, si aggira con arpioni alla mano all’inseguimento di ragazzini indisponenti in pieno giorno, finendo per divenire grottesco più che spaventoso. D’altronde la parabola del Creeper segue quella dei villain di molte altre celebri saghe del terrore, su tutte Nightmare, che inizialmente puntavano sul terrorizzare davvero gli spettatori, gettando nella mischia solamente qualche lata nota ironica per stemperare la tensione, e a un certo momento invece hanno deciso di ripiegare su sé stesse, in una parodia non richiesta del proprio immaginario e, per compensazione, accrescendo in maniera esponenziale la componente ilare, ematica e truculenta. In chiusura, c’è inoltre, sullo stile degli ultimi capitole di Chucky / La Bambola Assassina, un ritorno ‘a sorpresa’, che apre la strada a possibili ulteriori seguiti.
In definitiva, vista la lunga attesa e le aspettative, Jeepers Creepers 3 rappresenterà probabilmente una delusione per gli estimatori della saga, essendosi fin troppo distanziato dal mood dei suoi antecedenti, seppur potrà trovare una qualche redenzione nella sua nota smaccatamente truculenta.
Di seguito trovate il trailer di Jeepers Creepers 3: