Dalla sceneggiatura ai set, dalle tecnologie alla recitazione, nulla si salva di questo film sci-fi a basso budget
Di questi tempi la fantascienza è spesso fucina di prodotti al limitar dell’indie con grandi aspirazioni, almeno nel concept, ma non molti mezzi, che cercano di differenziarsi dai blockbuster alla Alien (per capirci) con una maggior propensione al filosofeggio e minor apporto di effetti speciali e spettacolarità. Nascono quindi anche titoli di qualche interesse, quali il paradossale, almeno nei presupposti, seppur non perfetto, La Scoperta (The Discovery) di Charlie McDowell (la nostra recensione), o il leggermente più datato (2015) e bellissimo The Lobster di Yorgos Lanthimos (che comunque è costato 4 milioni di euro). Poi ci sono le disfatte e i fallimenti, che ai pochi fondi accompagnano una trama e dei dialoghi infimamente congengnati, una recitazione pressoché indecente e un comparto visivo al limite del dilettantesco; questo è il caso di Un Nuovo Futuro (Stasis) di Nicole Jones-Dion.
Per meglio comprendere è necessario addentrarsi dapprima nella sconclusionata sinossi: Ava (Anna Harr), un’adolescente ribelle la cui psicologia è tratteggiata in maniera tanto dozzinale da parere farsesca e resa anche peggio dall’attrice, si reca ad una festa, prende un qualche psicotropo e collassa. Poco dopo si risveglia sola nel mezzo della boscaglia, torna a casa e scopre che il suo corpo è stato occupato da qualcun altro, mentre lei è divenuta una presenza fantasmatica, che gli altri non vedono ne odono, ma che si materializza qua e là a sua discrezione e che riesce in qualche modo ad interferire con il tangibile suonando campanelli o accendendo la radio in auto, un po’ come Patrick Swayze in Ghost – Fantasma di Jerry Zucker, ma in versione meno romantica, più adolescenziale e ben più petulante. A impadronirsi abusivamente delle altrui membra è una sorta di looper, Seattle (nello squallido avvenire incarnata da Kelsey Boze), che, dopo un’iniezione di un liquido verdastro fosforescente alla Re-Animator di Stuart Gordon e qualche scarica elettrica di un posticcio copricapo pieni di strani fili, viene sbalzata in un “involucro”, ovvero il cadavere di un appena defunto in una sottospecie di sostituzione delle coscienze; sfortunatamente la precedente proprietaria non è felicemente dipartita, ma rimane come interferenza, o meglio un molesto spettro frignone. Intanto la sua sostituta, affiancata dal suo innamorato, che ha preso possesso delle spoglie del palestrato Lancer (Mark Grossman), contattano i loro affiliati per portare avanti una nebulosa missione, ossia l’eliminazione dei futuri quadri della Cabal quando ancora non avevano potere o protezione, in modo da cambiare gli eventi ed evitare i terribili sconvolgimenti che hanno vissuto. Il come tale operazione venga poi realizzata, non c’è dato saperlo, poiché i malvagi gerarchi al potere, che paiono un incrocio tra i capi dell’Impero di Guerre Stellari in declinazione impoverita e la versione cliché dell’immagine del nazista, inviano ai giorni nostri una perfida cacciatrice (attraverso una capsula fumosa però) pronta a sterminare il nemico, che diverrà a sua volta la priorità dei nostri eroici rivoluzionari. Dunque abbiamo da un lato, a mo’ di sottofondo, il dramma fanciullesco della ragazzetta, dal corpo abusivamente occupato, che si dispera per la lite suscitata dalla nuova se stessa con il fidanzatino, Matt (Caleb Thomas); dall’altro le peripezie dei ribelli infiltrati in un’era non loro; i due emisferi ovviamente stridono tra loro, l’uno cercando di costruire una credibile suspense annichilita dalle incursioni teen e futili dell’altro.
Difficilmente un’opera di fantascienza può raggiungere tali apici di bruttezza e di totale assenza del benché minimo aspetto positivo, eppure Un Nuovo Futuro (Stasis) riesce ad aggiudicarsi in tal senso un primato quasi assoluto; sconvolge che Netflix abbia inserito nel suo catalogo un prodotto di così scarsa qualità, ma probabilmente è stata solo una disattenzione; basti notare che il titolo della versione italiana è stato tradotto addirittura sul poster (in alto) in modo sgrammaticato, con UNA nuovo futuro …
Di seguito il trailer originale: