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Riflessione | Warhead, il capitolo di James Bond scritto da Sean Connery e mai girato

27/07/2018 news di Redazione Il Cineocchio

I collegamenti strettissimi - ma non troppo - con Thunderball, le dispute legali prima con Ian Fleming e poi con Albert Broccoli, ripercorriamo la storia del film di 007 che ha provato più volte a vedere la luce senza successo

Sean Connery, Claudine Auger, Adolfo Celi, and Suzy Kendall in Thunderball (1965)

Dopo oltre 55 anni, sembrerebbe che su James Bond si sia detto e scritto tutto. Eppure, il primo Agente 007 per il grande schermo, Sean Connery, è stato un tempo coinvolto addirittura nella stesura di una storia della super spia britannica che non è però mai arrivata fino alle sale cinematografiche. Il film avrebbe dovuto essere intitolato Warhead e, se in partenza avrebbe dovuto essere un remake fedele di Thunderball (Operazione tuono) del 1965, ne avrebbe presto preso nuove direzioni molto interessanti, comprendendo – tra le altre cose – anche squali robot che trasportavano bombe atomiche attraverso le fogne di New York.

Come detto, quello di Warhead è in realtà il racconto di una storia ben più conosciuta di James Bond, Operazione tuono (Thunderball) appunto. Nel 1958, prima che qualsiasi romanzo di 007 fosse trasformato in lungometraggio, un uomo di nome Kevin McClory e un altro sceneggiatore scrissero, con la benedizione di Ian Fleming, una storia originale di Bond che sarebbe dovuta diventare il primo film dell’agente segreto al servizio di sua maestà.

Il film non venne tuttavia realizzato, ma lo scrittore inglese, che era stato colui che effettivamente ne aveva ideato il titolo, finì per usare elementi di Thunderball per il suo romanzo di James Bond (uscito nelle librerie nel 1961). McClory citò allora in giudizio Fleming e vinse la causa, il che lo portò a diventare proprietario unico dei diritti cinematografici della storia.

Quando la EON Productions di Albert Broccoli decise di trasformare Operazione tuono (Thunderball)  nel quarto film della saga di James Bond, dovette pertanto stringere un accordo con Kevin McClory, che garantì all’uomo il diritto di poterne girare un remake dopo 10 anni. Così, nel 1975 iniziò effettivamente a programmare il rifacimento di Thunderball, con il titolo di lavorazione Warhead.

Nello stesso anno, Sean Connery aveva già ceduto il ruolo da protagonista della saga a Roger Moore ma, secondo la BBC, McClory voleva che il nome dell’attore fosse associato a Warhead in qualunque modo possibile, il che significava farlo salire a bordo almeno come uno dei gli sceneggiatori.

Non è tuttavia mai stato chiarito dagli interessati in che parte Sean Connery abbia effettivamente contribuito allo script di Warhead. Nel lungo curriculum dello scozzese non compaiono infatti crediti cinematografici ufficiali come scrittore di sceneggiature, né tanto meno vi era lontanamente stato associato in qualche modo prima di allora (e non lo sarebbe nemmeno stato in seguito), quindi è possibile che il nome di Connery fosse davvero stato sparato solamente a fini promozionali per il clamore mediatico che avrebbe sicuramente generato.

In ogni caso, se Warhead e Thunderball almeno inizialmente avrebbero dovuto essere su per giù la stessa storia, la nuova versione fu oggetto di svariati cambiamenti, come gli squali robotici di cui sopra e un finale che avrebbe visto James Bond combattere gli scagnozzi della Spectre in cima alla Statua della Libertà.

Alla fine però, proprio come una causa legale aveva contribuito a creare Warhead, un’altra finì per ucciderlo. La EON Productions e Kevin McClory finirono per scagliarsi ingiunzioni l’una contro l’altro, con ciascuna parte che sosteneva che l’altra gli avesse rubato il materiale. Come si sarebbe visto da lì a poco, nel 1977 alcuni elementi di La spia che mi amava (The Spy Who Loved Me) – prodotto naturalmente da Broccoli – sarebbero stati clamorosamente simili a quelli di Warhead …

Non volendo esseri coinvolti nelle spinose questioni legali, sia Sean Connery che la Paramount Pictures, che originariamente aveva avuto intenzione di sostenere Warhead, si tirarono indietro, e nel momento in cui lo fecero il progetto crollò miseramente.

In ogni caso, Kevin McClory avrebbe ottenuto l’agognato remake – non ufficiale e non canonico – di Thunderball nel 1983 con Mai dire mai (Never Say Never Again), capitolo spurio di 007 che non ottenne grande apprezzamento nonostante il ritorno di Sean Connery.

Di seguito il trailer di Thunderball (Operazione Tuono):