Categories: Horror & Thriller

Robert Englund: “Vorrei un remake di Nightmare 3. Freddy ispirato da Klaus Kinsky e Bob Fosse”

Al recente Comic-Con di Milano, l'interprete del boogeyman ha fatto alcune confidenze ai fan accorsi a vederlo

Ospite tra i più acclamati al recente Comic-Con di Milano, Robert Englund ha incontrato il pubblico di fan accorsi per vedere dal vivo l’iconico interprete del Freddy Krueger della saga di Nightmare, personaggio con il quale è ampiamente ancora identificato nonostante siano passati quasi 15 anni dall’ultima volta che ne ha vestito i panni sul grande schermo (Freddy vs. Jason del 2003).

Non paghi della nostra intervista esclusiva del mese scorso, abbiamo così deciso di unirci alla folla e siamo stati premiati da alcune confidenze a quanto pare inedite.

A una prima domanda sull’ipotesi di riprendere il ruolo del boogeyman, l’attore – 70enne – prima ha ribadito:

Come detto altre volte, non ho più l’età per interpretare Freddy di nuovo, soprattutto per via degli stunt previsti. 

Poi, parlando di eventuali remake, dopo l’insuccesso di critica e pubblico di quello del 2010 con Jackie Earle Haley nei panni del maniaco ustionato, ha un po’ a sorpresa dichiarato:

Mi piacerebbe che facessero un remake di Nightmare 3 – I Guerrieri del Sogno [A Nightmare on Elm Street 3: Dream Warriors].

Senza però dilungarsi sui motivi per cui vorrebbe vedere un rifacimento proprio di questo capitolo e non di altri. I Guerrieri del sogno è il terzo capitolo della serie, diretto da Chuck Russell nel 1987, che vede Englund riunirsi a Heather Langenkamp e John Saxon e segnò l’esordio sul grande schermo per Patricia Arquette. Ambientato un anno dopo gli avvenimenti del secondo film e sei anni dopo il primo, è la pellicola in cui l’ironia di Freddy comincia a prendere il sopravvento sugli elementi più prettamente drammatici e horror.

Infine, Englund ha anche rivelato a chi si sia ispirato per le movenze e la fisicità di Krueger:

Per capire come muovermi nei panni di Freddy mi sono ispirato a due figure: la prima è il Klaus Kinski di Nosferatu, il principe della notte. La seconda è Bob Fosse, un grandissimo coreografo e ballerino del ‘900 [vincitore di otto Tony Awards], dal quale ho attinto per i movimenti dinoccolati e sinuosi. Anche Michael Jackson gli è stato moltissimo debitore per le mosse che lo hanno reso celebre.

Se non conoscete Bob Fosse, vi consigliamo di fare un giro su YouTube, capirete subito a cosa Englund si riferisse. Per quanto riguarda Kinski, ci auguriamo che tutti abbiate visto almeno una volta il film diretto da Werner Herzog del 1979.

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Published by
Redazione Il Cineocchio