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Ron Howard viaggia 5.000 anni nel futuro con l’adattamento di Seveneves

Il regista torna a dedicarsi alla fantascienza portando sullo schermo il romanzo di Neal Stephenson

A oltre 20 anni dall’uscita nei cinema, Ron Howard potrebbe tornare a collaborare con lo sceneggiatore di Apollo 13 Bill Broyles per il film Seveneves della Skydance, che vedrebbe Howard alla regia e Broyles all’adattamento dello script tratto dall’omonimo romanzo del 2015 scritto da Neal Stephenson.

La storia segue le vicende della razza umana dopo che un evento catastrofico ha reso la Terra una bomba a orologeria, provocando l’avvicinamento tra le nazioni e l’ideazione di un piano per garantire la sopravvivenza dell’umanità nello spazio. Cinquemila anni dopo, la loro progenie – sette razze distinte che contano tre miliardi di individui – intraprende un altro audace viaggio verso un mondo alieno completamente trasformato dal cataclisma e dal tempo: la Terra.

Howard sarebbe anche intenzionato a produrre il film insieme al suo partner della Imagine Entertainment Brian Grazer (Apollo 13), Erica Huggins (Flightplan), David Ellison (Star Trek Into Darkness) e Dana Goldberg (Io sono leggenda). Il regista di Duncan non è estraneo a lavorare su progetti tratti da famosi romanzi, avendo già portato sullo schermo A Beautiful Mind, Il Codice Da Vinci e il survival drama biografico In the Heart of the Sea, uscito lo scorso anno, mentre più di recente è entrato in fase di post-produzione – con Grazer – di Inferno di Dan Brown.

Innegabilmente, Howard è un regista di ottimo livello, ma Seveneves è abbastanza lontano dai suoi lavori più recenti, in termini di genere e per la vasta portata della storia, che attraversa cinque mila anni ed è ambientata nello spazio. In più, Stephenson ha ammesso sul suo sito web di aver speso otto anni cercando di vendere la sua opera a vari media, compresi televisione, cinema, giochi e altre combinazioni transmedia, con scarso successo.

In ogni caso, le basi sono state gettate, ora sarà solo una questione di tempo.

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Published by
Redazione Il Cineocchio