Il regista ha rivelato le sue intenzioni per i seguiti del sorprendente successo del 1994
Solitamente una serie televisiva che prende il là da un film in genere non diventa un successo più grande della versione originale per il grande schermo, ma un’eccezione in tal senso è rappresentata dal franchise di Stargate. Brad Wright e Jonathan Glassner hanno ampliato la storia raccontata da Roland Emmerich nel 1994 per creare Stargate SG-1, una serie di fantascienza di grande successo, andata in onda per dieci stagioni e che ha generato due spin-off. Né Emmerich nè il suo collega di sceneggiatura e produzione Dean Devlin sono stati coinvolti negli show televisivi, se non per il passaggio dei diritti, ma entrambi da sempre vorrebbero tornare al film che ha iniziato tutto e finire di raccontare la loro storia.
Non è una storia che può avere luogo 20 anni dopo. Quindi l’unico modo per dire davvero che si tratta di una trilogia è tornare indietro fino all’inizio e ricominciare da capo la storia.
Da quando la serie televisiva di Stargate è stata chiusa con la cancellazione di Stargate Universe, i fan hanno sperato di vedere il suo ritorno. Purtroppo per loro però, Emmerich e Devlin non hanno intenzione di prendere spunto dalla continuity della saga TV, anche se il regista ha dichiarato che prenderanno in prestito un paio di elementi che hanno funzionato, vale a dire, un grande cast.
Alcuni elementi della serie confluiranno nel reboot, sicuramente. La quantità di personaggi, per esempio. Non sarà una cosa tra due persone come il primo con James Spader e Kurt Russell, questa volta si tratta di un gruppo più grande. Sì, c’è ancora il personaggio di James Spader e quello di Kurt Russell, ma anche altre persone ugualmente importanti. James e Kurt non torneranno – forse in cammei – sarà un cast più giovane.
L’idea di passare attraverso un wormhole utilizzando antichissime tecnologie e viaggiare in vari mondi alieni è ancora incredibilmente attraente, e anche dopo un lungometraggio e centinaia di episodi, le avventure da raccontare possono essere incalcolabili. C’è solo da augurarsi che la nuova trilogia di Emmerich e Devlin sia davvero in grado di mostrarci qualcosa di nuovo.