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Terry Gilliam su Alien (1979): “Chiesi a Ridley Scott di tagliare una scena assurda; rifiutai la regia di un sequel”

09/07/2018 news di Redazione Il Cineocchio

Il regista, che ha spiegato i motivi del no alla Fox, ha ricordato anche la sua prima reazione alla visione in sala del seminale film con Sigourney Weaver

Terry Gilliam in The Zero Theorem (2013)

Dopo essere tornato alla ribalta con il tribolatissimo lungometraggio The Man Who Killed Don Quixote, prima presentato al Festival di Cannes e poi ritirato a causa di una contesa legale, il regista Terry Gilliam è tornato a far parlare di sè in una recente intervista, rivolgendo questa volta l’attenzione al primo Alien di Ridley Scott (il nostro dossier), senza però sorprendentemente riservargli parole particolarmente benevole, un po’ come successo qualche settimana fa ai film di supereroi:

Alien è solamente un treno fantasma in cui qualcosa salta fuori e non sai chi morirà subito dopo. Quando vidi il primo Alien, tutto quello che continuavo a dirmi era: ‘Dai, uccidili tutti e falla finita’, perché sai già che moriranno tutti lungo la strada. Alla fine, Sigourney Weaver, che abbiamo stabilito essere un ufficiale militare davvero tosto, corre in giro in mutande cercando un gatto. Dammi una fo**uta tregua! 

Il regista di L’esercito delle 12 scimmie (il nostro speciale) ha quindi continuato:

Ci sono alcuni grandi momenti in Alien, ma la scena che non avrebbe mai dovuto essere presente nel film è quella alla fine che mostra l’alieno mentre viene espulso dalla camera di equilibrio. Vediamo lo Xenomorfo, ed è solamente un tizio dentro a un costume di gomma. Fino a quel punto, avevamo visto solo delle parti dell’alieno, e sembrava enorme, grande e terrificante. Quella fu una scelta molto intelligente. Era come lo squalo in Lo Squalo [di Steven Spileberg]. Dissi a Ridley: ‘Non vuoi davvero quell’immagine dell’alieno alla fine. Tagliala!

Dopo questa premessa, Terry Gilliam ha infine rivelato che a un certo punto gli venne offerta proprio la possibilità di dirigere un sequel della saga fanta-horror, il progetto che alla fine sarebbe diventato l’Alien 3 di David Fincher (1992):

Mi fu offerto un sequel di Alien perché a quel tempo ero un nome caldo, grazie ai successi di I Banditi del Tempo [1981] e La leggenda del re pescatore [1991], ma io non volevo girare un film del genere. Sono lavori industriali, lavorare per uno studio. Il mio ultimo lavoro in una fabbrica è stato nello stabilimento di assemblaggio della Chevrolet a Los Angeles, durante il mio primo anno di college, il turno notturno sulla linea. Mai più.

Per quanto una decisione comprensibile, visto il noto carattere del filmmaker, resta un dispiacere non sapere quale avrebbe potuto essere il suo approccio ad Alien. C’è da dire che Alien – La Clonazione, affidato a un autore a lui piuttosto affine come Jean-Pierre Jeunet, si è rivelato in effetti il capitolo più deludente della tetralogia (prima dei nuovi capitoli firmati da Ridley Scott), forse proprio per le condizioni di lavoro che temeva Terry Gilliam.

Di seguito il trailer di I Banditi del Tempo:

Fonte: RE