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Voto: 6/10 Titolo originale: The Wave , uscita: 21-09-2019. Regista: Gille Klabin.

The Wave | La recensione del film con Justin Long in trip multidimensionale (PIFFF 2019)

24/12/2019 recensione film di Sabrina Crivelli

Il regista Gille Klabin esordisce dietro alla mdp con un'opera psichedelica che strizza l'occhio a Donnie Darko e A Scanner Darkly

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Dopo avervi parlato di The Mortuary Collection (la nostra recensione), direttamente dal PIFFF 2019 vi parliamo ora in anteprima di The Wave, piccolo thriller sci-fi psichedelico scritto da Carl W. Lucas e diretto dall’esordiente Gille Klabin. Divertente e decisamente allucinato, col suo primo lungometraggio il regista americano dimostra di possedere una certa sagacia e una discreta tecnica.

the wave 2019 film posterAnzitutto, è la premessa stessa di The Wave ad essere intrigante: la storia intera ruota intorno a una droga – stile LSD – che non solo ti proietta in un trip pazzesco, ma che sembra perfino scaraventarti in altre dimensioni spazio-temporali. Concept quindi interessante, ma non del tutto inedito. Quest’anno non è la prima volta che sul grande schermo ci siamo trovati ad assistere all’esibizione di un nuovo stupefacente capace di far fare al suo utilizzatore veri e propri ‘viaggi nel tempo’; all’ultima edizione del Festival di Sitges era stato infatti proiettato Synchronic (la nostra recensione), film di fantascienza diretto da Justin Benson e Aaron Moorhead.

In sé non era nulla di memorabile, ma un aspetto aveva catturato la nostra attenzione: anche in quel caso, una misteriosa sostanza – che agiva sull’ipofisi – per qualche arcano motivo era in grado di ‘teletrasportare’ in epoche non ben definite chiunque l’assumesse (aspetto ribadito più volte, seppur non approfondito poi da alcuna spiegazione ‘logica’). Insomma un disegno ambizioso, che però purtroppo finiva per essere poco più di un buddy thriller con parecchi buchi nella trama e qualche momento accattivante.

Al contrario di Synchronic, The Wave si dimentica del tutto (fortunatamente) di approfondire il funzionamento della sostanza che permette i salti interdimensionali (dà il fatto per assunto e procede oltre), mentre concentra sul costruire situazioni sempre più assurde e grottesche, in un’esuberanza creativa che diventa il suo vero punto di forza. Il tutto ha inizio con una tipica sera di bagordi imprevisti. Frank (Justin Long) è un avvocato che lavora per una grossa società assicurativa e riesce a trovare un cavillo per far sì che non venga pagata una grossa assicurazione sulla vita.

Così viene convocato per un meeting con i dirigenti, fissato per l’indomani. Il suo grande momento lo aspetta e, deciso ad arrivarci preparato al meglio, torna a casa dalla moglie petulante che, dopo essersi lamentata per problemi di ordinaria amministrazione, se ne va a dormire.

Scontento e stufo della quotidianità, il protagonista decide d’impulso di uscire e si lascia tentare del collega e amico Jeff (Donald Faison), il quale vuole portarlo fuori con sé a festeggiare il successo conseguito. Tuttavia, una serata iniziata con una innocua bevuta con delle fascinose sconosciute diventa via via sempre più trasgressiva, fino al culmine in cui Frank prende la pessima decisione di deglutire una droga indefinita, offertagli da uno strambo individuo. Da quel momento, la sua vita è del tutto stravolta e l’uomo precipita in una catena di circostanze che degenerano sempre di più.

the wave 2019 filmTragicomica caduta nell’abisso di un ‘colletto bianco’ insoddisfatto della propria esistenza, il protagonista è indubbiamente l’epicentro perfetto di un turbine di eventi assurdi, che si succedono con ritmo incalzante. Il poveretto, reso con grande verve comica da Justin Long (Tusk), viene sbalzato avanti e indietro lungo quello che più volte viene definito il suo ‘grande giorno’ (e nostro di riflesso), e non solo non si ricorda nulla di ciò che fa durante questi blackout, ma si ritrova a pagare le conseguenze di azioni sempre più ‘insensate’.

Il tutto condito da una galleria di personaggi sempre più bizzarri, tra un eccentrico dispensatore pro bono di allucinogeni (incarnato da un memorabile Tommy Flanagan), che combina droghe sintetiche e frasi sibilline su come ritrovare se stessi, spacciatori assai più aggressivi e meno amichevoli in cerca di vendetta, e una misteriosa donna che porta il nostro rampante antieroe sulla cattiva strada, per poi scomparire e riapparire come la musa dei suoi ricorrenti deliri.

Non solo gli spunti escogitati da Gille Klabin e Carl W. Lucas certo non mancano, ma prendono anche vita nelle sequenze di The Wave in maniera tanto ingegnosa quanto straniante. I vaneggiamenti della mente stravolta di Frank sono concretizzati sullo schermo grazie a effetti visivi intelligenti e inventivi, tra salti in diverse realtà oniroidi alla Donnie Darko, cieli stellati iperestetizzati e flash repentini dai contorni grafici che ricordano nella forma A Scanner Darkly – Un oscuro scrutare (che peraltro è affine anche per il soggetto trattato).

L’uso evocativo dei rallenti, un’apprezzabile dose di violenza e una più che discreta performance da parte di quasi tutto il cast (a parte Donald Faison, che fa fatica a staccarsi dal mitico Dott. Christopher Turk della serie Scrubs ‑ Medici ai primi ferri) completano il tutto. Provocatorio e irriverente, The Wave riesce infine anche ad aggiungere un sottotesto di lata critica sociale senza ricadere mai nel retorico, affrontando il tema karmico principale (‘ogni azione ha una conseguenza’) con leggerezza e sagacia. E non è certo poco.

In attesa di capire quando e se verrà distribuito dalle nostre parti, di seguito trovate il trailer internazionale: