Coinvolta anche la band degli Sparks
Nonostante avessero già collezionato numerosi successi negli anni, la rock band degli Sparks ha visto crescere enormemente la propria visibilità nel 2021 grazie all’uscita di The Sparks Brothers, il documentario di Edgar Wright dedicato alla loro carriera pluridecennale e alla loro prolifica produzione musicale.
I fratelli Ron e Russell Mael suonano insieme sotto il nome Sparks dal 1972 e, al 2025, hanno pubblicato 26 album in studio originali. Chi conosce il gruppo sa bene quanto siano apertamente eccentrici: la musica degli Sparks è stravagante, spesso umoristica e ricca di giochi di parole. Un loro album si intitola Kimono My House, un altro Angst in My Pants. Ron, serio e bizzarro, compone la musica, mentre Russell, affascinante e carismatico, canta. Entrambi sono ancora in tour, nonostante siano alla fine dei loro 70 anni.
Per decenni gli Sparks hanno coltivato il sogno di scrivere un musical cinematografico. Il desiderio si è avverato nel 2021 con Annette, una folle opera diretta da Leos Carax e interpretata da Adam Driver e Marion Cotillard.
In realtà, Annette è stato solo il progetto che, per caso, gli Sparks sono riusciti a portare a termine. Negli anni ’80, la band si era infatti appassionata a un manga poco conosciuto: Mai la ragazza psichica, con l’idea di scriverne le musiche per un adattamento cinematografico.
Pubblicato tra il 1985 e il 1986, Mai racconta la storia di una ragazza di 14 anni con poteri psichici perseguitata da una misteriosa organizzazione governativa intenzionata a rapirla e sfruttare le sue abilità per scopi malvagi. Gli Sparks proposero l’idea alla Carolco Pictures… e persino Tim Burton si interessò brevemente al progetto.
Secondo quanto emerso nel 2009, quando gli Sparks pubblicarono il musical audio The Seduction of Ingmar Bergman (realizzato con la Sveriges Radio), gran parte della storia di Mai aveva ispirato quell’opera. Seduction racconta infatti di cosa significhi cercare di “farcela” o “non farcela” a Hollywood, prendendo spunto dai sei anni di tentativi dedicati dagli Sparks a questo progetto.
Ron e Russell Mael scoprirono e si innamorarono di Mai quando era ancora in pubblicazione. Negli anni ’80, il manga era considerato una nicchia negli Stati Uniti. Gli Sparks portarono l’idea alla Carolco Pictures, lo studio che aveva avuto il primo grande successo nel 1982 con First Blood (l’esordio di Sylvester Stallone come John Rambo). Dopo anni di insistenza, la Carolco acquistò i diritti del film nel 1991, con gli Sparks già a bordo.
Nel frattempo, Tim Burton aveva già conquistato Hollywood con Pee-Wee’s Big Adventure (1985), Beetlejuice (1988) e il colossal Batman (1989). Nel 1991 aveva appena finito Edward mani di forbice e stava completando Batman – Il Ritorno. La sua estetica gotico-cartoon lo aveva reso uno dei registi più richiesti. Sapendo dell’interesse degli Sparks, Burton valutò seriamente di dirigere Mai, mentre il duo aveva già composto diversi brani per il progetto.
Entrambi i film non ebbero un enorme successo iniziale, ma col tempo conquistarono un ampio pubblico grazie all’home video. Nightmare è oggi un vero e proprio brand Disney, mentre Ed Wood è amatissimo e ha riportato attenzione sulla filmografia di Wood.
Intanto, Mai si arenò. La Carolco lasciò scadere i diritti, e il progetto iniziò a passare di mano. Nel 2000 Variety riportò che il regista Kirk Wong (The Big Hit) era stato coinvolto, ma anche quella versione naufragò. Lo stesso articolo citava un breve interesse di Francis Ford Coppola, che però non sviluppò nulla di significativo.
Nel 2009, quando gli Sparks cantarono la storia di Mai in The Seduction of Ingmar Bergman, si diffuse il rumor – mai confermato – che Burton potesse tornare sul progetto. Ma da allora non c’è stato alcun movimento concreto.
Burton ha proseguito la sua carriera, mentre gli Sparks sono tornati a produrre musica a ritmo sostenuto, fino a coronare il loro sogno cinematografico con Annette.
Oggi, nel 2025, sembra altamente improbabile che Mai la ragazza psichica possa vedere la luce. Ma per i fan, resta una delle “grandi occasioni mancate” della storia del cinema pop.