Lo sceneggiatore ha rivelato la sua audace idea, rigettata dagli Studios
Tony Gilroy, sceneggiatore e regista noto oggi per Andor e la saga di The Bourne Identity, ha rivelato di aver tentato – anni fa – di realizzare un film di James Bond radicalmente diverso da tutti quelli visti finora. L’idea era audace: un 007 in bianco e nero, ambientato nella Londra degli anni ’60, con budget contenuto e stile rétro.
Durante un’ospitata nel podcast The Rogue Ones, Gilroy ha raccontato il progetto sviluppato con il regista Steven Soderbergh:
“Volevamo tornare agli anni Sessanta e girarlo in bianco e nero, fare Carnaby Street, tutto quel mondo. Pensavo fosse un’idea davvero cool, tipo 30 milioni di budget… ma non ci hanno mai dato il controllo.”
La proposta, ispirata alla Swinging London e alle atmosfere mod, prevedeva un Bond più snello, elegante, completamente scollegato dalla continuità attuale della saga. Ma la risposta fu un netto rifiuto.
“Non volevano dare il controllo creativo a nessuno”, ha spiegato Gilroy, riferendosi implicitamente alla gestione della serie da parte di Barbara Broccoli e Michael G. Wilson.
Il progetto non arrivò mai oltre lo stadio di pitch, ma Gilroy aveva già ideato anche il cattivo della storia:
“Avevo un grande villain”, ha dichiarato, senza però svelare ulteriori dettagli.
Con l’acquisizione di MGM e del franchise di Bond da parte di Amazon, e con Bond 26 ancora non annunciato, il panorama potrebbe cambiare.
Gilroy oggi non è coinvolto in alcun progetto ufficiale legato a 007, ma il tempo potrebbe giocare a favore di idee più coraggiose, come la sua.
“Se Amazon vuole davvero ridare energia a Bond, dovrebbe lasciare carta bianca a narratori audaci. E proprio per questo, secondo me, non lo faranno.”
Una riflessione amara ma lucida. Il sogno di un Bond monocromatico, spigoloso e immerso negli anni ’60 forse non vedrà mai la luce, ma resta un’ipotesi tanto affascinante quanto diversa da ciò che il franchise ci ha sempre mostrato.