Un progetto difficile ma in fase di sviluppo
Sono passati dieci anni da quando la Disney annunciò per la prima volta l’intenzione di realizzare un film per il grande schermo basato sull’attrazione Tower of Terror. Quattro anni fa, è stato rivelato che Scarlett Johansson sarebbe stata coinvolta come produttrice e protagonista. E da circa un anno e mezzo non si avevano più notizie sul progetto.
Ora l’attrice ha finalmente rotto il silenzio in un’intervista a Entertainment Weekly, raccontando qualche dettaglio sull’avanzamento dei lavori. Johansson ha confermato che, pur non potendo svelare troppo, lei e la Disney stanno lavorando duramente all’adattamento narrativo della celebre attrazione a tema hotel infestato, ispirata a Ai confini della realtà (The Twilight Zone), lanciata nel 1994 nei parchi Disney di Orlando e – fino a qualche anno fa – anche in California.
“È un osso duro. Più duro di quanto si possa pensare, perché l’attrazione in sé ha una certa lore, ma… non voglio dire che sia sottile, però… lo è, in un certo senso!”, ha spiegato la Johansson, riferendosi alla trama dell’attrazione, che segue cinque persone trasportate nella Twilight Zone dopo essere salite su un ascensore del fittizio Hollywood Tower Hotel, colpito da un fulmine durante un temporale.
L’attrice ha sottolineato come la narrazione originale non sia particolarmente sviluppata, e che questo è in parte ciò che la rende affascinante come attrazione, ma difficile da espandere in un lungometraggio:
“La storia non ha poi così tanto da cui partire, in termini di sviluppo per farne un vero film di Hollywood. E funziona, così com’è, per un’attrazione dai toni horror in un parco a tema. È proprio questo il mistero dell’attrazione. È stato un progetto divertente su cui lavorare, perché è un progetto da ‘foglio bianco’”, ha aggiunto la star. “Ma si è anche rivelato un osso duro da affrontare. Ma lo romperemo, quel guscio. Sta prendendo forma!”.
Per ora, non ci sono date o nomi confermati oltre alla presenza della stessa Johansson, ma i lavori sembrano essere ancora attivi dietro le quinte.