Un viaggio tra lotta al potere, memoria e resistenza
Una Battaglia Dopo L’altra, nuovo film epico di Paul Thomas Anderson con Leonardo DiCaprio e Sean Penn, si presenta come un’opera complessa che intreccia politica, rapporti familiari e la riflessione sulla resistenza contro i sistemi oppressivi (la recensione).
È un film che, dietro le sue scene spettacolari, indaga la fragilità umana e la possibilità di trasmettere un’eredità morale alle nuove generazioni.
La vicenda nasce dal French 75, gruppo rivoluzionario che attacca centri di detenzione e banche come forma di lotta contro lo Stato oppressore. Ne emerge però l’ambiguità: Perfidia Beverly Hills (Teyana Taylor) leader carismatica, finisce per tradire i suoi compagni pur di salvarsi, aprendo la strada a una spirale di conseguenze personali e politiche. Dopo un salto temporale di 16 anni, ritroviamo Bob (DiCaprio), ex combattente che vive nascosto sotto falso nome nella città rifugio di Baktan Cross, crescendovi Willa (Chase Infiniti), la figlia avuta da Perfidia, tra segreti e menzogne.
La minaccia prende corpo nel colonnello Lockjaw (Penn), figura ossessionata dal potere e dalla purezza razziale, pronto a tutto pur di essere accolto nei Christmas Adventurers, un’élite segreta di suprematisti bianchi che rappresenta il vero volto del potere sistemico. Scopriamo che Willa è in realtà sua figlia biologica, e Lockjaw la insegue non per amore paterno ma per eliminare l’ombra di una discendenza “impura” che potrebbe ostacolare le sue ambizioni. La sua parabola è tutta giocata sull’ego e sul desiderio di controllo: un uomo umiliato in passato che diventa carnefice pur di sentirsi forte, salvo poi essere scartato con disprezzo dagli stessi uomini di potere a cui aveva cercato di vendersi.
La lettera che Perfidia lascia alla figlia diventa il fulcro simbolico del finale: un’ammissione di colpa e insieme un lascito di speranza, che invita Willa a non ripetere i suoi errori e a costruire un futuro diverso. È il vero passaggio di testimone che dà senso al titolo del film: una battaglia dopo l’altra, senza fine, ma con la possibilità di crescere e cambiare.
La contrapposizione tra la vita di Bob e Willa, immersa in relazioni affettive e in comunità vive, e quella dei Christmas Adventurers, rappresentati come un’élite sterile e ossessionata dal controllo, chiarisce l’anima del film. Anderson non racconta solo lo scontro tra individui, ma soprattutto quello tra due visioni del mondo: da una parte l’amore, la solidarietà e la fragilità che rende umani; dall’altra l’aridità del potere che divora tutto, persino i suoi stessi adepti.
Il finale, con Willa pronta a raccogliere il testimone della resistenza e ad unirsi alle proteste, suggella l’idea che la lotta non si esaurisce con la sconfitta di un singolo nemico. I sistemi oppressivi restano, ma ciò che conta è la capacità di trasmettere coraggio e ideali alle generazioni successive. Una Battaglia Dopo L’altra diventa così non solo un film sulla violenza del potere, ma anche una riflessione universale sul valore della memoria, sull’importanza di continuare a lottare e sull’amore come unica vera forza capace di resistere al tempo.
Di seguito trovate il full trailer doppiato in italiano di Una battaglia dopo l’altra: