Immergiamoci tra i tavoli degli autori italiani e internazionali all'opera in questa edizione
Niente cosplay, niente stand stracolmi di gadget, niente code chilometriche per farsi una foto con una star di Hollywood. Il Lake Como Comic Art Festival (o LCCAF) ha aperto le sue porte nel weekend del 16-18 maggio nella splendida cornice di Villa Erba, sulle rive del lago di Como, con un messaggio chiarissimo: qui si celebra solo una cosa, l’arte del fumetto. E la si celebra con cura, in un clima intimo e curato nei minimi dettagli, pensato per favorire l’incontro reale tra appassionati e maestri del disegno.
Dietro questo evento c’è l’esperienza congiunta di chi ha organizzato in passato il Big Wow Comic Fest in California e la Paris Comic Expo. Ma qui, a Cernobbio, la formula è radicalmente diversa: solo mille partecipanti, artisti selezionatissimi, nessun elemento “extracomics” a distogliere l’attenzione. L’atmosfera è rilassata, quasi ovattata, lontana anni luce dal frastuono delle grandi convention. Sembra di entrare in un museo vivente della nona arte, con le sale della villa trasformate in spazi d’incontro e ammirazione, senza barriere.
Passeggiando nei saloni affacciati sul lago, ci si imbatte in vere e proprie leggende. J. Scott Campbell, uno dei nomi più amati del character design americano, è già al lavoro con la matita in mano e un sorriso per ogni fan. Accanto a lui, John Romita Jr. firma con garbo e pazienza tavole storiche che hanno fatto la fortuna di Spider-Man, mentre Dave McKean affascina con la sua presenza magnetica, raccontando aneddoti sulla genesi di Arkham Asylum.
Chi arriva al LCCAF non cerca la foto con il costume più appariscente, ma magari quella con Tula Lotay, o una tavola originale di Adi Granov, o un momento per discutere con Esad Ribić dell’evoluzione del disegno digitale. La parola chiave, qui, è “connessione”. E il numero limitato di ingressi rende tutto possibile: ogni artista è realmente accessibile, ogni fan può fermarsi a parlare, osservare, imparare, senza quella frenesia tipica dei grandi eventi.
I visitatori girano tra le sale con lentezza, molti collezionisti esperti ma anche tanti lettori appassionati. Le stanze si riempiono dei tratti unici di Sean Phillips, Martin Simmonds, Pepe Larraz, Guillem March. Ogni tavolo è una scoperta: Carla Cohen mostra lavori dalla delicatezza quasi pittorica, Thomas Yeates torna a raccontare storie di spade e jungle con lo spirito dei grandi classici, Stan Sakai è circondato da lettori cresciuti con Usagi Yojimbo.
A fare da sfondo, il lago di Como, sereno e silenzioso, accompagna la giornata con la sua bellezza discreta. Cernobbio diventa così, per un fine settimana, il cuore mondiale del fumetto d’autore. Nessuna distrazione, solo matite, chine, acquerelli e storie da raccontare. Qui ogni tavolo è una bottega rinascimentale e ogni incontro una piccola lezione d’arte.
E se è vero che molte fiere sono cresciute al punto da diventare ingestibili, il Lake Como Comic Art Festival è la risposta più elegante: un rifugio per chi ama davvero i fumetti, dove l’unica star è il disegno.
Di seguito i video del Day 1 e 2 al LCCAF 2025: