I due attori raggiungono il protagonista Bruce Willis nel nuovo adattamento diretto da Eli Roth
Non sono certo pochi gli estimatori della serie di Il giustiziere della notte (Death Wish) con Charles Bronson, i cui film non possono certo considerati dei capolavori – a parte il primo -, ma vedere Bronson che punisce i cattivi di turno in modi sempre più assurdi nel corso del tempo è sicuramente divertente. Un remake del film, che pareva dover essere più fedele al romanzo originale di Brian Garfield, è stato in sviluppo per qualche tempo, ma ha affrontato svariate difficoltà nel corso degli ultimi anni, ma ne parleremo dopo.
Ora, tornando alle difficoltà citate in precedenza. Joe Carnahan (The Grey) era stato originariamente contattato per dirigere il remake già diversi anni fa, ma quando lo studio ha cominciato a spingere per una storia più orientata all’azione, scegliendo Willis come protagonista, Carnahan se ne andò, non prima però di aver inviato una e-mail piuttosto dura al Presidente della MGM Jonathan Glickman. Carnahan è stato poi sostituito da Gerardo Naranjo, ma il progetto è rimasto impantanato per un altro paio di anni. Poi è stato il turno di Aharon Keshales e Navot Papushado (Big Bad Wolves), ma quando tutto sembrava essersi messo per il verso giusto, i due registi hanno abbandonato il progetto per divergenze creative.
Qual è la lezione qui? A quanto pare è di non mettersi contro uno studio che vuole un altro film fortemente orientato all’azione con il nome di Bruce Willis da sparare in cartellone. Roth ha preso le redini della pellicola solo due mesi fa e la produzione del nuovo Il giustiziere della notte prenderà il via entro la fine di settembre.