Il profumo della signora in nero

Bloccata dal ricordo infantile di una turpe scena erotica in cui era coinvolta sua madre, una giovane dottoressa vive in bilico tra schizofrenia e paranoia, ignara di essere bersaglio di una congiura da parte di una setta che a Roma pratica riti di magia nera. Indigesto cocktail di psicanalisi, horror cruento e cinema esotico di spavento nell’esordio di un giovane ex attore parmigiano, nipote del musicologo Bruno Barilli e già protagonista di Prima della rivoluzione di B. Bertolucci, che pur rivela un gusto figurativo non comune.

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Redazione Il Cineocchio