Je t’aime, je t’aime – Anatomia di un suicidio

Claude Ridder decide di suicidarsi in seguito ad una delusione amorosa. Fallito il tentativo scopre di essere stato scelto da alcuni scienziati per un esperimento particolare: il viaggio nel tempo. Claude acconsente, entra in una sorta di sfera uterina e viene mandato indietro nel tempo della propria vita. Inizialmente si ritrova su una spiaggia, condannato a ripetere sempre lo stesso gesto. Successivamente, a causa di un malfunzionamento della macchina, intraprende un ossessivo percorso a zig zag nella memoria. L’insoddisfazione, però, resta. Il suicidio è ancora una volta l’unica soluzione.

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Redazione Il Cineocchio