Azione & Avventura

Boom globale del mercato dell’anime giapponese: raggiunti i 25 miliardi di dollari

Diffuso il rapporto dall’Association of Japanese Animations

Il mercato dell’anime giapponese ha raggiunto nel 2024 un valore record di 3,84 trilioni di yen (circa 25,25 miliardi di dollari), secondo i dati diffusi dall’Association of Japanese Animations (AJA) durante il TIFFCOM, la sezione industriale del Tokyo International Film Festival.

L’incontro, che ha ospitato anche interventi di Toho Global (lo studio di Godzilla), del franchise Gundam e del film vincitore di Annecy ChaO, ha confermato come l’anime sia oggi il motore principale dell’espansione globale dell’industria dell’intrattenimento giapponese.

I ricavi esteri hanno registrato un aumento del 26% su base annua, toccando 2,17 trilioni di yen (14,27 miliardi di dollari), mentre i profitti domestici sono saliti del 2,8%, raggiungendo 1,67 trilioni di yen (10,98 miliardi di dollari). Si tratta del secondo tasso di crescita più alto mai registrato, subito dopo quello del 2019 (+15,3%).

La presidente dell’AJA Kazuko Ishikawa, che è anche a capo della Nippon Animation, ha dichiarato che l’anime è ormai un pilastro fondamentale delle esportazioni culturali ed economiche del Giappone. L’obiettivo dell’associazione è ora quello di migliorare ulteriormente le condizioni lavorative dell’industria, garantendo che autori e studi possano continuare a creare opere di alta qualità per un pubblico globale.

Il Rapporto sull’Industria dell’Anime 2025, in uscita a dicembre, dividerà il mercato in due settori principali:

  • il mercato generale dell’anime, che misura la spesa complessiva dei consumatori per prodotti e licenze;
  • il mercato della produzione, che monitora i ricavi diretti degli studi.

Quest’ultimo ha registrato a sua volta un record nel 2024, con una crescita del 9,1% e un valore complessivo di 466,2 miliardi di yen (3,06 miliardi di dollari). Le attività estere hanno contribuito per 118,8 miliardi di yen (781 milioni di dollari), una quota ancora minoritaria ma in costante espansione.

«Il mercato estero ormai supera di gran lunga quello locale, e il divario continuerà ad aumentare», ha spiegato Masahiko Hasegawa, direttore editoriale del rapporto AJA. «La crescita attuale comprende contratti che uniscono diritti cinematografici, streaming, merchandising ed eventi: non solo distribuzione di contenuti.»

Secondo i dati AJA, nel 2023 i ricavi esteri dell’anime hanno superato per la prima volta quelli nazionali, un divario che si è ampliato notevolmente nel 2024. L’International Otaku Events Association ha inoltre censito 136 eventi anime in 51 Paesi, confermando il consolidamento del fenomeno su scala mondiale.

Il governo giapponese continua a considerare l’anime, insieme a cinema, manga, musica e videogiochi, come una industria strategica nazionale. Attraverso la rinnovata iniziativa Cool Japan, l’obiettivo è triplicare le vendite estere di contenuti entro il 2033, portandole a 20 trilioni di yen (131,4 miliardi di dollari) rispetto ai 5,8 trilioni del 2024 (38 miliardi di dollari).

Le previsioni dell’AJA indicano che la futura crescita non dipenderà solo dalla distribuzione e dagli incassi cinematografici, ma anche dall’esportazione dell’intero ecosistema dell’anime giapponese — dal merchandising alle campagne retail, fino alle collaborazioni crossmediali.

Come ha sintetizzato Hasegawa:

«L’anime non è più solo narrazione. È un’economia culturale a tutto tondo – e quella economia sta diventando rapidamente globale.»

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Published by
Stella Delmattino