A 40 anni dalla prima apparizione al cinema, Bryce Dallas Howard e Robert Redford riportano Elliott in sala in una nuova versione. Pronti a conoscerlo?
La Disney porta nelle nostre sale a partire dal 10 agosto Il Drago Invisibile (Pete’s Dragon) di David Lowery, rilettura del classico del 1977 Elliott il drago invisibile di Don Chaffey e tratto come quest’ultimo dal racconto breve di S. S. Field e Seton I. Miller.
Il film, che vede protagonisti Bryce Dallas Howard, Wes Bentley, Karl Urban, Robert Redford e i giovanissimi Oakes Fegley e Oona Laurence, è realizzato come l’originale unendo una vasta componente in live action con attori in carne e ossa, ad una parte in CGI, utilizzata per il drago del titolo.
Se siete anche voi fan accaniti della pellicola Disney anni ’70 o se semplicemente desiderate sapere di più su questa nuova versione, ecco le 12 cose da sapere per arrivare preparati alla visione di Il Drago Invisibile:
2) Il regista considera le sue precedenti pellicole, Senza santi in paradiso e Nick, delle fiabe moderne, quindi Il Drago Invisibile, che in maniera letterale rientra nel mondo favolistico, è in tal senso ancor più affine al suo percorso.
4) Il film è stato pensato per superare le mere coordinate temporali, e Lowery ha spiegato: “Mi sembra che, quando si ha una pellicola con alla base un nucleo fantastico sia più semplice accettarla a livello razionale se è ammantanta dal velo del tempo. Ambientandola nel passato è più facile accettare che forse a quei tempi esisteva la magia, che nel passato poteva essere stata trascurata. I film a cui mi rifaccio e che amo di più sono quelli che non percepisco come datati. Se si vuole andare a vedere un film storico, perfetto. Sono contento che siano così specifici. Tuttavia, ci sono altri film che durano perché non sono radicati in un periodo specifico. Ho voluto fosse questo il tono del mio film. Non volevo fosse percepito come contemporaneo. Se qualcuno tira fuori un iPhone e ci metti insieme a un drago, si ottiene questa strana discrepanza che non funziona del tutto. Questa è stata una parte [essenziale] del look del film e del design della produzione a cui abbiamo lavorato. Il tutto è quindi congelato in questo insieme coerente a cui non è conferita una datazione specifica, ma appare come un passato prossimo“.
6) Numerose sono le fonti di ispirazione da ricercare nella cinematografia per ragazzi: vi è una grande eredità di film sui bambini che hanno ispirato Lowery, come La storia infinita, Black Stallion, Il palloncino rosso, o anche le opere di Hayao Miyazaki. Scegliere quale personaggio principale un bambino è stato inoltre un gesto di rispetto verso il pubblico dei più piccoli e i loro sentimenti, oltre a cercare di essere accurato nella descrizione della psicologia infantile. Il regista ha voluto infatti presentare quella percezione di meraviglia che si ha da bambini e che fa sembrare tutto più grande di quanto sia in realtà.
8) Il film è ambientato nel Pacific Northwest, ma per conferirgli un’aura più ‘magica’ le riprese sono avvenute in Nuova Zelanda (come per Avatar e Il signore degli anelli), dove le foreste e la situazione climatica erano perfette per la resa del concept. Proprio in Nuova Zelanda ha peraltro sede la WETA Digital, che si è occupata degli effetti speciali.
10) Le riprese sono state realizzate il più possibile dal vivo e la CGI è stata limitata al minimo, dato che Lowery ha sempre desiderato ottenere un risultato che apparisse realistico. Dal momento che sapeva che ci sarebbe stato un gigantesco drago in CGI, voleva che tutto il resto fosse reale, ricorrendo al green screen possibile.
11) Quando il film non era ancora in produzione, il regista era già certo di una cosa: Elliott, il drago alto più di 6 metri, avrebbe avuto la pelliccia. “Questo perché amo i miei gatti. Stavo spazzolando uno di loro e ho pensato: ‘Quanto Vorrei che fosse alto 6 metri!’. Aggiungendo: “inserendo qui un drago alla Trono di Spade, squamoso e freddo, sarebbe stato figo, ma ho voluto che fosse il tipo di drago al quale si vorrebbe davvero dare un abbraccio. Il modo migliore per farlo è quello di ricoprirlo di pelliccia. Non appena abbiamo cercato di fare le cose in modo diverso con le ali, ci ha ricordato le altre bestie mitiche. Ma mantenendo le ali, la coda e la criniera sulla schiena, ci si può divertire con il resto del design e ancora assomiglia a un drago, e la pelliccia era parte integrante di questo procedimento.” Elliott inoltre sputa fuoco.
Concludiamo con il trailer italiano di Il Drago Invisibile: