La 'Cinecittà' di Monaco di Baviera è una continua fonte di meraviglia, gratifica e commozione per un appassionato di cinema tout court ma anche per il semplice turista più curioso e attento
Abbiamo recentemente visitato Bavaria Filmstadt, la Cinecittà tedesca, con sede a Monaco; la zona è appena fuori città, raggiungibile con il bus o l’auto. Come Cinecittà il tutto è costruito intorno ai veri studios ancora attivi e che la guida, almeno in parte, non mancherà di farvi visitare. All’arrivo si passa alla cassa dove saranno consegnati degli occhiali 3D e un braccialetto dotato del duplice utilizzo di accedere alle diverse zone del luogo e -tramite codice QR- prenotare gadgets dedicati nello shop apposito. L’ingresso è di circa 27 € per un tour che può prendere dalle 2 alle 4 ore abbondanti a seconda dell’interesse e dell’esaustività ricercata dal visitatore.
Quasi immediato il confronto con il green screen e con uno dei supposti della visita, l’interazione. Il visitatore può interagire con spazi, set e situazioni reali animate dalla guida e volendo alla fine comprare il DVD con il video della sua performance. Si passa poi nello studio del canale televisivo 1-2-3.TV dove assistiamo attraverso un vetro oscurato alle riprese (reali) di una televendita. Si cammina tra uno studio e l’altro e tra edifici la cui realtà architettonica è sempre dubbia, passando a fianco di enormi scenografie che riproducono la Monaco dei decenni scorsi e che sono attualmente utilizzate come set (anche durante la nostra visita). Se un cliente ha bisogno di una Monaco del passato, qua te la assemblano in breve con scenografie prefabbricate. E se servono props dedicati, troviamo anche il maggior deposito europeo di oggetti di scena dove è catalogato di tutto, costumi inclusi, di ogni tipologia e epoca, ambienti purtroppo non visitabili e visibili solo dall’esterno.
Si passa poi a un film non tedesco, infatti è finlandese, ma che ha visto gli studios come teatri di posa per la ricostruzione di alcune scene. Parliamo del divertentissimo Big Game – Caccia al Presidente, nuovo film del regista dello straordinario Trasporto eccezionale – Un racconto di Natale (Rare Export: A Christmas Tale). Troviamo la capsula in cui viene catapultato Samuel L. Jackson (che interpreta il presidente degli Stati Uniti), il veicolo di Oskari (interpretato dal giovane e bravissimo Onni Tommila) e si può accedere all’intero interno dell’Air force One usato nel film, nella scena del lago, quindi con tutta la zona informatica distrutta. E’ tempo di scattare foto ricordo.
Ammissione di colpa, noi non ne sapevo nulla di Tempesta d’Amore. Ma tant’è. Ci viene rivelato un aneddoto, ovvero di quando la produzione della soap opera chiese di usare alcune scenografie di Big Game che riproducevano la foresta finlandese ma che il precedente film aveva ormai raso al suolo a colpi di esplosioni. Un altro pezzo grosso è una zona dedicata a Das Boot (U-Boot 96), il kolossal del 1981 di Wolfgang Petersen, il film più costoso della storia del cinema tedesco. Oltre a scenografie varie e spiegazioni dettagliate, la grande meraviglia è il poter visitare l’intero interno del sottomarino del film, riprodotto nei minimi dettagli più maniacali. Si passa poi ad un altro green screen; quello delle previsioni del tempo.
Il cinema 4D durante la nostra visita è chiuso ma possiamo godere di quello 3D che proietta lo stesso film con la sola differenza dell’assenza delle poltrone movibili. Restano però gli altri artifizi immersivi, come il vento reale, gli schizzi d’acqua, la poltrona vibrante e strane cose che scivolano lungo i polpacci come in un irresistibile sketch del classico Ridere per Ridere (John Landis, 1977). Andare in pieno periodo invernale, come per tutti i viaggi turistici, porta innegabili pro e contro. Da una parte la presenza di set chiusi e una certa rapidità della guida, dall’altra l’assenza di file, di ressa e magari di bambini che in questi casi possono modellare in maniera imprevedibile il normale, rilassante e previsto svolgimento del tour.
Bavaria Filmstadt è un luogo imperdibile per tutti i veri appassionati di cinema. E poi una volta a Monaco molte altre sono le attrazioni a tema cinefilo, come andare a visitare i set reali del Suspiria di Dario Argento sparsi per la città, uno su tutti Königsplatz, dove era ambientata la sequenza dell’omicidio del non vedente da parte del suo cane o i giardini di Nymphenburg dove Alain Resnais ha girato parte degli esterni de L’Anno Scorso a Marienbad.
Nella gallery trovate altre immagini delle attrazioni che abbiamo avuto modo di vedere da molto vicino.
Tutte le fotografie sono di Michele Senesi e Francesco Torchia.