Capone: recensione del film di Josh Trank con Tom Hardy boss di Chicago
Alla terza opera il regista sfida ancora ogni possibile immaginario produttivo e commerciale utilizzando il biopic mafioso come una polpetta avvelenata, girando un horror pieno di fantasmi e morti fatto per prendere sotto gamba chiunque e che orgogliosamente non ha paura di non piacere a nessuno
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