Venom: The Last Dance, la recensione del terzo film, dirige Kelly Marcel
Un terzo capitolo che non solo ribadisce toni e setting del precedente, ma ne aumenta al cubo il delirio e le situazioni in barba ad ogni critica ricevuta prima. Ne esce fuori un guilty pleasure tanto scemo quanto a suo modo efficace che con più coerenza ed onestà di tanti suoi colleghi - e con la giusta predisposizione mentale - è capace di divertire e intrattenere
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