Sci-Fi & Fantasy

“Lo streaming è morto”: Tony Gilroy svela la dura lotta per salvare Andor 2

Qualcosa sta cambiando a Hollywood

Tony Gilroy, creatore della serie Andor, ha rivelato di aver dovuto lottare con i dirigenti Disney per poter realizzare la seconda stagione della serie più acclamata dell’universo Star Wars su Disney+.

Durante il Festival ATX, Gilroy ha dichiarato:

“Nella seconda stagione, mi hanno detto: ‘Lo streaming è morto, non abbiamo più i soldi di prima’, quindi abbiamo combattuto duramente per il budget.”

Le due stagioni, composte in totale da 24 episodi della durata di circa un’ora ciascuno, sono costate 650 milioni di dollari. Una fonte vicina alla produzione ha riferito a Variety che ogni episodio ha avuto un costo di circa 20 milioni dopo gli incentivi fiscali, un budget simile a quello di House of the Dragon (Warner Bros. Discovery) e Scissione (AppleTV+).

Disney non ha rilasciato commenti ufficiali.

Questa è la domanda implicita che i dirigenti Disney hanno posto a Tony Gilroy quando ha cominciato a girare gli ultimi dodici episodi per i 126 milioni di abbonati a Disney+.

Dopo il boom iniziale del servizio lanciato nel 2019, in cui i contenuti venivano finanziati senza badare a spese, Disney ha iniziato a tagliare. Dopo alcuni flop costosi come Willow e The Acolyte, ambientato anch’esso nell’universo di Star Wars, Bob Iger ha annunciato nel 2023 un taglio di 3 miliardi di dollari per riportare il comparto streaming alla redditività.

E i risultati si stanno vedendo: nei primi sei mesi fiscali del 2025, la divisione Entertainment DTC (Direct-to-Consumer) ha registrato 629 milioni di dollari di utile operativo, rispetto a una perdita di 91 milioni nello stesso periodo del 2024.

Dopo il controverso Gli ultimi Jedi di Rian Johnson e l’insoddisfacente conclusione di L’ascesa di Skywalker nel 2019, Andor ha rappresentato una rara luce positiva per Lucasfilm. Secondo Rotten Tomatoes, è la serie Star Wars più apprezzata della piattaforma.

Share
Published by
Stella Delmattino
Tags: Star Wars