Perché odia l’intelligenza artificiale
Il creatore di Breaking Bad e Better Call Saul, Vince Gilligan, è tornato in televisione con una nuova serie sci-fi targata Apple TV+, intitolata Pluribus. Ma ciò che ha catturato l’attenzione degli spettatori non è solo la trama, bensì una frase nei titoli di coda:
“Questa serie è stata creata da esseri umani.”
Un messaggio chiaro, ironico ma anche profondamente politico. Non è solo un riferimento al tema della serie: è una dichiarazione di guerra personale di Gilligan contro l’intelligenza artificiale.
Durante i titoli di chiusura di Pluribus, la scritta appare nella sezione dei ringraziamenti speciali. E, secondo Gilligan, non è messa lì per caso.
“Odio l’IA. È la macchina di plagio più costosa ed energivora del mondo,” ha dichiarato. “Credo ci sia un’altissima probabilità che sia tutta una colossale montatura.”
Gilligan considera l’intelligenza artificiale non come innovazione, ma come sfruttamento:
“È semplicemente il giocattolo di un manipolo di centimiliardari che vogliono diventare i primi trilionari del pianeta. Stanno vendendo aria fritta.”
Le parole del regista arrivano in un momento in cui Hollywood è divisa sull’uso dell’IA nella produzione artistica. Film come Late Night with the Devil o Secret Invasion sono stati criticati per l’uso di immagini generate da AI, alimentando un dibattito sempre più acceso sull’autenticità dell’arte.
Gilligan, invece, vuole lasciare zero dubbi: Pluribus è una serie 100% fatta da esseri umani.
La serie, ambientata in un futuro inquietante, vede Rhea Seehorn (già star di Better Call Saul) nei panni di una delle ultime esseri umani libere sulla Terra, in lotta contro una mente collettiva che ha assimilato quasi tutta l’umanità.
Un racconto che riflette perfettamente le paure e la visione del suo creatore: la perdita della creatività, dell’individualità e della libertà umana di fronte al potere delle macchine.
I primi due episodi di Pluribus sono già disponibili in streaming su Apple TV+, offrendo un mix di thriller psicologico e fantascienza umanista che promette di catturare l’attenzione del pubblico.