Syfy presenta (per ora, senza convincere del tutto) un nuovo sci-fi drama in cui, ancora una volta, sono le multinazionali a fare la parte del cattivo
Anno 2074. Un futuro comandato da multinazionali senza scrupoli e un mondo diviso in due: da una parte i ricchi, ovvero i dirigenti, che hanno cibo e comodità tecnologiche in abbondanza, dall’altra i poveri, stipati in baraccopoli fatiscenti e malfamate, tra criminalità, droga e incontri clandestini di boxe. Non esattamente un inno all’originalità l’ambientazione di Incorporated, il nuovo sci-fi drama di Syfy (prodotto da Matt Damon e Ben Affleck), il cui pre-air è andato in onda due giorni fa, in attesa del debutto ufficiale della serie previsto per il 30 novembre.
Partendo con aspettative già piuttosto basse, non posso dire che il pilot di questa serie mi abbia deluso. Non ho gridato al capolavoro, ma del resto negli ultimi anni Syfy sembra essere sempre più votata all’intrattenimento vero e proprio (sempre in salsa fantascientifica) piuttosto che alle serie di ampio respiro, nonostante qualche eccezione (The Expanse, per esempio) su cui però ci sarebbe altro da dire. Insomma, i tempi di Battlestar Galactica (ma anche di Haven, sebbene di genere diverso) sembrano essere lontani, eppure per noi malati di sci-fi questo canale continua, malgrado tutto, a essere un punto di riferimento. In conclusione, il pre-air di Incorporated si innesta in quel filone già (abbondantemente) esplorato con Continuum, Killjoys e Dark Matter e per il momento non sembra in grado di proporre qualcosa di realmente innovativo, ma tutt’al più una quarantina di minuti di piacevole fantascienza senza troppe pretese di originalità e profondità.