A sei anni dalla conclusione, il protagonista rivela alcuni dettagli dello show che tormentavano i fan
Somebody saaaaaave me
Chi non ricorda la sigla di Smallville, serie televisiva che narrava l’adolescenza di Clark Kent andata in onda per 10 stagioni tra il 2001 e il 2011?
Intervistato di recente, il protagonista Tom Welling – che ha recentemente dichiarato che non parteciperà a Supergirl – è tornato a parlare dello show, in particolare del perchè non ha mai indossato l’iconico costume rosso e blu di Superman e della sua idea di cambiare il series finale:
Ritenevano che una volta che Clark avesse indossato il mantello e il costume, la vita sarebbe diventata troppo facile in un certo senso. Volevano concentrarsi su chi fosse prima di diventare quel personaggio.
E la parola è stata mantenuta. La cosa più vicina a vedere il supereroe che tutti conosciamo è stato Welling che si apre la camicia rivelando il classico simbolo della S. L’attore ha continuato:
Succedevano cose nello show per cui non li abbiamo chiamato poteri, ma le abbiamo chiamate abilità – non era permesso dire ‘poteri’; non si poteva dire perché Clark non sapeva che fossero poteri, sapeva solo di possedere quelle abilità. Piccole cose che ci hanno tenuto coi piedi per terra e ci hanno permesso di confrontarci con la storia che stavamo raccontando di questo personaggio, non quello che poteva fare con queste abilità.
Welling ha proseguito rivelando che un finale alternativo avrebbe mostrato Superman in azione. Non gli piaceva però e ha lottato per cambiarlo, discutendone col capo della Warner Bros. TV:
Probabilmente alcuni fan avrebbero preferito vedere Superman fare quello che sa fare meglio, ma forse Welling ha fatto bene a insistere, per restare fedeli alla serie:
Abbiamo optato per questa idea per il finale, ovvero l’idea che Clark diventasse Superman e che lui sarebbe stato là fuori, con noi che sappiamo che è là fuori ma non possiamo andare con lui, sapendo però che c’è e che ci sentiamo tranquilli sapendo che sta facendo del bene in giro. Questo è ciò che ci siamo sforzati di fare e credo che ci siamo riusciti.
Mi è piaciuta la conclusione della serie, perché ti fa dire ‘Sì, lo ha fatto!’ Spero che il pubblico non sia rimasto deluso dal non aver visto qualcosa che invece avrebbe voluto. Penso che abbiamo guidato la loro immaginazione verso quello che sarebbe potuto accadere dopo.
Tutto sommato giusto così.
Di seguito la sigla nostalgia: