Home » Cinema » Azione & Avventura » Boneyard: la recensione del film con Mel Gibson sui West Mesa Murders

Voto: 4/10 Titolo originale: Boneyard , uscita: 05-07-2024. Regista: Asif Akbar.

Boneyard: la recensione del film con Mel Gibson sui West Mesa Murders

17/10/2025 recensione film di Marco Tedesco

Il regista Asif Akbar trasforma un caso di cronaca nera in un prodotto confuso e moralista che scambia pietà per spettacolo

gibson film boneyard

Boneyard – Il caso oscuro nasce dal desiderio di raccontare una storia vera, ma si perde nel suo stesso labirinto di cliché. Ispirato agli irrisolti ‘omicidi di West Mesa’, il film tenta di fondere indagine e tragedia, morale e intrattenimento, ma finisce per scontrarsi con la propria ambiguità. Il regista Asif Akbar costruisce un thriller poliziesco che inizia con un tono solenne – “La Bibbia dice che dobbiamo gioire nella sofferenza” – e termina come un B-movie senz’anima, più vicino all’exploitation che alla riflessione.

La trama ruota intorno al ritrovamento di una fossa comune nel deserto del Nuovo Messico. Undici donne scomparse vengono riesumate, e la polizia — guidata dal capo Carter (Curtis “50 Cent” Jackson) e dai detective Ortega (Brian Van Holt) e Young (Nora Zehetner) — avvia un’indagine che coinvolge l’agente federale Petrovick (Mel Gibson), figura tormentata e alcolica. I sospetti cadono su due uomini: Caesar (Weston Cage Coppola), un emarginato mentalmente instabile, e Tate (Michael Sirow), un poliziotto corrotto. Tuttavia, i veri colpevoli sembrano essere la confusione narrativa e una regia che confonde il dolore con la spettacolarità.

Boneyard accumula sottotrame, flashback e dialoghi moralizzatori, senza costruire un filo emotivo coerente. Ogni personaggio ha un trauma personale – la figlia uccisa, la nipote scomparsa, la carriera distrutta – ma la somma di questi dolori produce solo rumore. I toni da predica, uniti a una fotografia televisiva e a un montaggio affannoso, riducono il potenziale tragico a un susseguirsi di stereotipi.

Il film vuole onorare le vittime, ma finisce per usarle: le donne diventano figure di contorno, corpi da seppellire o da scoprire. Quando l’intento commemorativo si scontra con la logica del thriller sensazionalistico, la pietà si trasforma in consumo. Akbar sembra dimenticare che il vero orrore dei West Mesa Murders non è il mistero, ma l’indifferenza sociale che li rese possibili.

Mel Gibson, in un ruolo secondario, apre il film con gravità e lo attraversa come un fantasma annoiato; gli altri interpreti oscillano tra la compostezza e la caricatura. L’atmosfera, sostenuta dalla colonna sonora martellante di Andrew Morgan Smith, prova a costruire tensione dove non c’è trama, mentre la regia rincorre la serietà di “Zodiac” o “True Detective” senza la loro pazienza o profondità.

Insomma, Boneyard è un’occasione mancata: aveva tra le mani la possibilità di trasformare la cronaca in riflessione, e invece preferisce restare un prodotto da catalogo on demand. Il suo finale, volutamente irrisolto, vorrebbe evocare il vuoto dell’indagine reale, ma finisce per sembrare solo incompiuto.

Quello che resta è un thriller che predica la redenzione e pratica l’abuso, che cita la Bibbia ma dimentica la compassione. E, paradossalmente, proprio mentre dedica il film “alle vittime dei West Mesa Murders”, sembra non averle mai ascoltate davvero.

Il trailer di Boneyard, da noi su Prime Video:

keanu reeves matrix film
Azione & Avventura

Keanu Reeves rivela: “A Hollywood volevano cambiarmi il nome agli inizi”

di Stella Delmattino

L'attore di Matrix non è l'unico a cui venne fatta una richiesta del genere

Joaquin Phoenix in Eddington (2025)
Azione & Avventura

Eddington: la recensione del neo-western di Ari Aster

di Marco Tedesco

Il regista firma il suo film più divisivo: un'opera che fonde pandemia, complotti, proteste e identità, senza offrire risposte

batman & robin film chris alicia e george
Azione & Avventura

Batman & Robin: Alicia Silverstone e Chris O’Donnell raccontano il set caotico del film

di Stella Delmattino

I due protagonisti del cinecomic del 1997 hanno ricordato la loro esperienza

the wave film 2015
Azione & Avventura

Recensione story: The Wave di Roar Uthaug (2015)

di Gioia Majuna

Il regista firmava un disaster movie sobrio e credibile, che trasformava la catastrofe naturale in un dramma umano intenso, visivamente potente e sorprendentemente emotivo