Home » Cinema » Horror & Thriller » Corin Hardy conduce una squadra di mercenari all’Inferno in Hell Bent

Corin Hardy conduce una squadra di mercenari all’Inferno in Hell Bent

16/06/2016 news di Redazione Il Cineocchio

Il regista dell'acclamato The Hallow è stato scelto per dirigere una produzione dal grande budget descritta come 'Quella sporca dozzina va all'Inferno'

Corin Hardy, direttore del sorprendente horror irlandese The Hallow, sta per iniziare a lavorare sul suo prossimo progetto, intitolato Hell Bent, che sarà prodotto da Lorenzo di Bonaventura e Mark Vahradian. Il casting inizierà a breve, appena sarà stata rivista la sceneggiatura. I produttori avrebbero in mente l’incredibile budget di circa 60 milioni di dollari, puntando però più su attori emergenti che su grandi star affermate.

In Hell Bent, descritto come “Quella sporca dozzina va all’Inferno“:

un gruppo di mercenari detenuti in un carcere brasiliano vengono assassinati e portati nelle profondità dell’inferno da un prete che vuole utilizzare le loro competenze per uccidere Satana prima che porti l’inferno sulla Terra.

Suona un po’ come una versione satanica di Suicide Squad e questo basta per renderlo decisamente interessante. In più, pare che presto potremmo sentire parlare ancora di Hardy e del suo remake scartato di Il Corvo, quindi restate sintonizzati.

Fonte: Deadline

i play mother film 2025
Horror & Thriller

I Play Mother – Il gioco del male: la recensione del film horror di Brad Watson

di Gioia Majuna

Un prodotto che ambisce al dramma psicologico ma fatica a sviluppare tensione e idee

Horror & Thriller

The Black Demon: la recensione del film di squali di Adrian Grünberg

di Marco Tedesco

Un prodotto che mescola horror acquatico e mitologia azteca, ma effetti digitali scadenti e una trama forzata affondano un'idea ambiziosa di eco-thriller

ziam film horror 2025
Horror & Thriller

Ziam: la recensione del film thailandese di zombie a colpi di arti marziali (su Netflix)

di Marco Tedesco

Quando Muay Thai e non morti si scontrano, ma l’identità culturale resta fuori dalla mischia

locked film skarsgard