Patrick Young e Powell Robinson girano un horror forse un po' confuso, ma dal concept davvero intrigante e che lascia lo spettatore con più dubbi che risposte
Da molti dei cortometraggi che vi abbiamo mostrato in passato abbiamo appreso una grande verità: gli oggetti comuni, all’apparenza i meno spaventosi, celano spesso terrificanti risvolti! Se tale assunto era vero per il gioco da tavolo retrò al centro di Your Date Is Here, lo è altrettanto in Rotary (il cui titolo è curiosamente lo stesso di un altro corto sempre del 2017 e sempre incentrato su un telefono, ma ambientato nel 1968 e diretto da Lorenzo P. Adams) di Patrick Young e Powell Robinson, dove quello che pare un semplice vecchio telefono giallo con la cornetta si rivela, purtroppo per la protagonista, essere ben altro.
Non esattamente lineare, dunque, anzi strutturato su continui e poco chiari salti inter-dimensionali, Rotary riesce proprio per questa sua enigmaticità a creare non poca angoscia e un effetto profondamente straniante nello spettatore. Inoltre, il breve film è comunque sia girato e recitato molto bene e il fatto che non venga rivelato pressoché nulla, fa certo venire ancora più voglia di vedere e capirne di più.
In ogni caso, scoprite voi stessi di che cosa si tratta: