Damon Lindelof: “Il pianeta di Alien: Covenant forse non è la casa degli Ingegneri”
09/06/2017 news di Redazione Il Cineocchio
Lo sceneggiatore di Prometheus ha parlato delle sue conversazioni con Ridley Scott e del piano iniziale del regista per i nuovi film
Lo sceneggiatore e produttore Damon Lindelof ha ritrovato un po’ della vena creativa che aveva caratterizzato gli albori della sua carriera con i primi episodi di Lost grazie a The Leftovers, serie della HBO da poco conclusasi dopo tre stagioni in modo assai pregevole. Fino a non molto tempo fa però, era stato il bersaglio preferito delle feroci critiche dei fan, a causa del suo lavoro su Prometheus, considerato approssimativo e pieno di ‘buchi’. In un’intervista rilasciata di recente, Lindelof – che non è stata per nulla coinvolto in Alien: Covenant (la recensione) – ha dichiarato di aver discusso con Ridley Scott tanto a lungo da essere “ben informato sulle intenzioni del regista” circa il proseguimento della nuova trilogia fanta-horror iniziata col film del 2012, suggerendo addirittura quella che potrebbe essere la direzione che prenderà il prossimo capitolo:
Credo che una delle conversazioni che abbiamo avuto alla fine di ‘Prometheus’ sia stata che Shaw e David avessero fondamentalmente inserito le coordinate per il pianeta da cui provenivano gli Ingegneri. A cosa assomiglia quel posto? Ridley lo chiamò il Paradiso [inizialmente il titolo di Covenant avrebbe proprio dovuto essere Alien: Paradise Lost]. Cosa succede quando sbarcano su quel pianeta? Non sembra che in Covenant ci siano ancora arrivati.
Covenant mi è sembrato forse una deviazione prima di arrivare al luogo d’origine, quindi non voglio fare spoiler su qualsiasi altro posto nel quale avrebbero voluto andare, ma le conversazioni che lui e io abbiamo avuto su dove la storia avrebbe dovuto spingersi successivamente sono state in gran parte più sul luogo da cui provenivano gli Ingegneri che sugli eventi visti in Covenant.
Come detto, Lindelof non ha preso parte a Covenant, quindi è del tutto possibile che i piani di Scott siano cambiati. Ma è anche possibile che il pianeta visto nel recente film non sia davvero il luogo di nascita degli Ingegneri, ma piuttosto una qualche sorta di colonia. Questo implicherebbe che le centinai di esseri umani immersi nell’ipersonno, gli embrioni di Xenomorfo e il David/dio sarebbero potenzialmente in grado di tracciare una rotta verso la vera casa degli Ingegneri …
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Fonte: Collider