Un Ingmar Bergman è più forte della spada
Dopo avere difeso il suo Blade Runner 2049 dalla accuse di sessismo ed essersi rammaricato per il suo insuccesso commerciale, il regista Denis Villeneuve ha parlato in una nuova intervista dello sviluppo del film (la recensione) e di quali fossero le sue in merito alla responsabilità di onorare nel giusto modo l’originale del 1982. Ha anche spiegato che Ridley Scott gli ha garantito completa libertà:
Ho avuto la responsabilità di rispettare, di onorare l’eredità del film originale. Ora, lui mi disse all’inizio che mi avrebbe dato, totale, tutto lo spazio, tutta la libertà, lui si sarebbe fatto da parte, sarebbe stata una mia responsabilità.
Come il filmmaker canadese ha spiegato:
E’ venuto sul set un giorno e dopo pochi minuti che stava in piedi dietro di me la situazione era diventata insopportabile. Ho fatto una battuta, gli ho detto, ‘Hey Ridley, chi è il tuo regista preferito?’ E lui ha risposto: ‘Adoro Ingmar Bergman e Stanley Kubrick’. Allora io: ‘Anch’io amo Bergman. Quindi, Ridley, come ti sentiresti se tu fossi sul set e avessi Bergman dietro di te?’ E’ scoppiato a ridere e si è allontanato dal set. Perché stavo cercando di dirigere Harrison Ford e pensavo ‘No, non sta funzionando’.
Normale quindi che Denis Villeneuve, che non è certo un novellino, si sentisse già sufficientemente sotto pressione anche senza bisogno che il regista dell’originale venisse a verificare ogni suo passo, pur con tutte le migliori intenzioni possibili.
Di seguito un video del dietro le quinte: