Paul Schrader porta sullo schermo l'omonimo romanzo dell'ex detenuto Eddie Bunker
Lo sceneggiatore e regista Paul Schrader è conosciuto soprattutto per il suo lavoro sugli script di alcuni grandi classici di Martin Scorsese come Taxi Driver, Toro Scatenato, L’ultima tentazione di Cristo e Al di là della vita, ma è stato anche la voce tormentata e ribollente di numerose opere drammatiche acclamate dalla critica in passato, inclusa una serie di sforzi registici iniziati con Tuta Blu nel 1978.
Nel filmato, Cage e Dafoe appaiono al top della forma, con il primo che interpreta l’uomo tutto d’un pezzo e il secondo il cane pazzo. Ricca di sequenze sgangherate, che abbondano di frenetico e impetuoso caos, la commedia dark di Schrader dovrebbe riuscire a comportarsi bene al botteghino quando vedrà finalmente l’uscita in sala dopo la prima assoluta di quest’anno al Festival di Cannes.
Parlando con la stampa, Schrader ha assicurato che Dog Eat Dog non è stato compromesso dall’intromissione dello studio come capitato per La Fredda Luce del Giorno nel 2012, ma è invece “il film che [lui] ha voluto” realizzare.
Questa la sinossi del libro:
Dopo gli anni passati a San Quintino, Troy Cameron è un uomo consapevole che ormai per lui c’è posto solo nell'”underworld”; nemmeno la classe sociale a cui appartiene lo ha messo ai ripari dai maltrattamenti di un padre ricco professionista di Beverly Hills, ma alcolizzato e violento, che poi ucciderà rimanendo segnato per tutta la vita. Solo una cosa Troy non aveva messo in conto: il mondo della malavita è cambiato. Più che dalla follia omicida di Mac dog Mc Cain, anche se resa incontrollabile dalla cocaina, il buon senso dei criminali vecchia maniera è minacciato dalla delinquenza delle gang nere dei ghetti di Los Angeles, inselvatichite dalla droga e dall’emarginazione, ma comunque vittime dell’abbandono e della mancata infanzia.