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Titolo originale: All American Massacre , uscita: 01-01-1998. Regista: William Tony Hooper.

Dossier: All American Massacre, il sequel perduto di Non aprite quella porta

15/02/2025 news di Stella Delmattino

Nel 1998, il figlio di Tobe Hooper girava un sequel diretto del secondo capitolo, poverissimo e mai distribuito per motivi mai chiariti

All American Massacre (1998) film

Ad oggi, la saga di Non Aprite Quella Porta (The Texas Chainsaw Massacre) conta ben nove film. Il capolavoro originale del 1974 diretto da Tobe Hooper rimane uno dei migliori horror di tutti i tempi, trascinando il pubblico in un incubo di violenza e degrado raramente eguagliato sul grande schermo.

L’esordio di Hooper è sporco, ruvido e sembra quasi girato e montato dagli stessi mostri che ne sono protagonisti.

Ad ogni modo, i numerosi sequel hanno un valore canonico discutibile. La saga ha subito vari reboot e revisioni della continuità, con almeno tre capitoli che riavviano o reinterpretano la storia, oppure fungono da sequel diretti dell’originale.

L’unico elemento costante è il concetto centrale: nelle terre desolate del Texas rurale, il clan Sawyer, isolato dalla civiltà, sopravvive praticando il cannibalismo (e forse l’incesto). Un gruppo di ignari cittadini attraversa il loro territorio e viene massacrato, ucciso e mangiato. Molti dei crimini mostrati in Non Aprite Quella Porta si ispirano direttamente a quelli di Ed Gein, il serial killer del Wisconsin che usava i resti umani per fabbricare mobili.

Nel 1986, Tobe Hooper realizzò il suo primo sequel, Non aprite quella porta 2, più esagerato e cartoonesco rispetto all’originale, ma comunque pieno di sangue e violenza per soddisfare gli amanti del gore. Il film introdusse Bill Moseley nei panni di Chop Top, uno dei cannibali Sawyer. Seguirono altri sequel nel 1990 e nel 1995, ma Hooper non fu coinvolto come regista: Non aprite quella porta – Parte 3 fu diretto da Jeff Burr, mentre Non aprite quella porta IV fu realizzato da Kim Henkel.

All American Massacre (1998) film posterSecondo la Lost Media Wiki, però, nel 1999, William Hooper, il figlio di Tobe, iniziò la produzione di un sequel diretto di Non aprite quella porta 2 intitolato All American Massacre. Il film era previsto per il 25º anniversario del franchise e avrebbe visto Bill Moseley come protagonista, mentre il chitarrista Buckethead (alias Brian Patrick Carroll) avrebbe interpretato Leatherface.

Il teaser trailer di All American Massacre è ancora reperibile online, mostrando che William Hooper aveva deciso di girare il film con cineprese digitali ad alta definizione, una tecnologia innovativa all’epoca e particolarmente amata dai registi horror a basso budget. Su YouTube si può anche trovare una clip di 96 secondi con Buckethead nei panni di Leatherface, sebbene non succeda molto a parte Leatherface che maneggia la motosega e geme in preda al panico.

Secondo la Lost Media Wiki, quella clip è l’unico spezzone noto del film (oltre al trailer) che è riuscito a sopravvivere. La Wiki riporta inoltre che una copia 35mm di All American Massacre—originariamente appartenuta al produttore Eric H. Lasher—era stata messa in vendita su eBay nel 2013. Da allora, nessuno è riuscito a rintracciare l’acquirente, né a recuperare ulteriori filmati.

Nonostante la mancanza di materiale visivo, nel corso degli anni sono emerse molte informazioni sul film. In un’intervista del 2004 con Dread Central, Bill Moseley rivelò che il suo personaggio, Chop Top, era stato rinominato Bloody Bobby per motivi di copyright. L’attore fu presente sul set solo per una giornata di riprese di 16 ore e accettò di partecipare al progetto per rimanere in buoni rapporti con Hooper.

L’attore descrisse la scena girata come una finta intervista televisiva, in cui Bloody Bobby parlava con un giornalista in stile Geraldo Rivera. La sequenza sarebbe stata il punto di partenza e di chiusura del film, che si sarebbe svolto principalmente in flashback.

Nonostante l’interesse della comunità horror, il progetto scomparve nel nulla, lasciandosi dietro vecchie pagine GeoCities e qualche residuo di hype mai concretizzatosi.

I comunicati stampa e le vecchie pagine GeoCities di All American Massacre offrono uno sguardo affascinante su come nasce l’hype intorno a un film e su come, a volte, non riesca mai a sfondare nella coscienza collettiva. Il responsabile della promozione del film si faceva chiamare Stu Carney, ma in realtà era solo uno pseudonimo di Eric H. Lasher.

Il comunicato stampa descriveva All American Massacre come un progetto breve, confermando le dichiarazioni di Bill Moseley sul film. Nel testo si leggeva:

Todd Bates e Sommer Rogers in All American Massacre (2000)“‘All American Massacre’ è un mediometraggio di circa 60 minuti, girato interamente in video digitale ad alta risoluzione, concepito come un tributo a ‘The Texas Chainsaw Massacre’ e al suo sequel, ‘TCM2’. La storia ruota attorno ai ricordi nostalgici di un famigerato serial killer, incarcerato da oltre dodici anni, mentre viene intervistato da un giornalista di tabloid TV. Durante il colloquio, rivive i suoi ‘tempi felici’, portando il pubblico con sé in un massacro sopra le righe.”

Il comunicato continuava:

“Il cast vede Bill Moseley (Chop-Top in ‘TCM2’) nel ruolo del demente ma adorabile assassino, Todd Bates (truccatore e creatore di effetti per ‘Fight Club’, ‘Hollow Man’ e ‘Buffy l’ammazzavampiri’, tra gli altri) nei panni del killer da giovane, e Stephan Lokotsch (‘The Hook-Armed Man’) e Danielle Burgio (‘Blade’ e ‘Vampires’ di John Carpenter) nei ruoli di due vittime sfortunate, insieme a un cast di talenti emergenti. Inoltre, la colonna sonora è firmata da Buckethead, il virtuoso della chitarra che ha suonato con i Primus e che attualmente è chitarrista dei Guns ‘N Roses.”

Moseley menzionò il progetto anche in un’intervista del 2001 con il sito Arachnia, ma senza aggiungere nuove informazioni. L’elenco completo del cast è stato compilato da Lost Media Wiki, ma a differenza di Non aprite quella porta IV —che vantava nel cast Renée Zellweger e Matthew McConaughey—in All American Massacre non compaiono grandi star.

Greg Herger in All American Massacre (2000)Il materiale introduttivo e conclusivo di All American Massacre si sarebbe svolto 12 anni dopo gli eventi di Non aprite quella porta 2, mostrando Chop Top, ora noto come Bloody Bobby, internato in un ospedale psichiatrico. Le sequenze in flashback sarebbero invece ambientate prima del film originale del 1974, raccontando la giovinezza di Top/Bobby (interpretato da Todd Bates).

Secondo Lasher, il film costò appena 15.000 dollari, restando fedele allo spirito low-budget dell’originale. Inoltre, affermò che Buckethead interpretò effettivamente Leatherface in alcune scene, ma che il ruolo fu poi riassegnato durante la produzione. All American Massacre ignorava completamente gli eventi di NAQP III e IV (come fanno del resto la maggior parte dei fan, e persino i suoi attori).

Ma perché il film è sparito nel nulla? Nessuno lo sa con certezza. Nonostante fosse diretto dal figlio di Tobe Hooper, il progetto non era autorizzato da alcuno studio, il che fa supporre che non avesse i diritti ufficiali sui personaggi e sull’iconografia di Non aprite quella porta.

Secondo un articolo di Bloody Disgusting, il motivo per cui All American Massacre non è mai stato distribuito è semplicemente una questione di costi. Nel 2011, Tobe Hooper lanciò una campagna Kickstarter per raccogliere i fondi necessari a completare la post-produzione e distribuirlo, ma la raccolta fondi fallì. Nessuno ha mai lasciato trapelare il film completo, e All American Massacre rimane uno dei più oscuri misteri del cinema horror.

Nel 2022, il documentarista Edward Payson ha realizzato In Search of All American Massacre: The Lost Texas Chainsaw Film, un documentario che cercava di ricostruire la storia e la scomparsa del film. Nonostante le interviste offrano un’interessante finestra sul mondo del cinema horror indipendente, la troupe non è riuscita a trovare una copia adatta alla distribuzione.

Di seguito trovate il trailer di All American Massacre:

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