Azione & Avventura

Dossier: The Mask e il concorso a premi più assurdo degli anni ’90

Un premio incredibile e il coinvolgimento di Nintendo nell'operazione

Tra le eredità culturali più discutibili lasciate dagli anni ’90, spicca la tendenza a proporre concorsi e promozioni che non prevedevano alcun premio reale o erano costruiti per essere impossibili da vincere. Quando nel 2018 è scoppiato lo scandalo McMillions, molti nostalgici cresciuti col Monopoly a strappo della McDonald’s hanno provato un misto di amarezza e sorpresa nel scoprire che si trattava di una truffa abilmente orchestrata.

La vicenda ha attirato persino l’attenzione di Hollywood, e sebbene il progetto di un film prodotto da Ben Affleck e Matt Damon non si sia mai concretizzato, nel 2020 la storia è stata narrata nella docuserie HBO McMillion$.

Ma non sono solo i giochi da tavolo ad aver prodotto truffe memorabili: anche il mondo dei videogiochi e quello del cinema hanno avuto la loro parte di concorsi senza vincitori. Molti non erano veri raggiri, bensì vittime di progetti cancellati o aziende fallite.

Il popolare YouTuber The Angry Video Game Nerd ha raccontato la storia di SwordQuest, una serie di giochi per Atari degli anni ’80 che prometteva premi fantastici ma non giunse mai a conclusione, a causa del crollo del mercato videoludico del 1983 e del collasso della stessa Atari.

In altri casi, come nel 2001, alcuni concorsi che offrivano la possibilità di apparire in un futuro film finirono per non mantenere le promesse, poiché i film in questione non vennero mai realizzati. È il caso della promozione lanciata da OnStar, che prometteva una comparsata nel prossimo film di Batman, mai prodotto perché poi trasformato nel reboot Batman Begins di Christopher Nolan.

Uno degli esempi più celebri di concorso fallimentare vide invece la collaborazione tra Hollywood e l’industria videoludica. Nell’ottobre 1995, un numero di Nintendo Power annunciava un concorso che offriva al vincitore una parte nel sequel di The Mask – Da zero a mito, il film con Jim Carrey campione d’incassi del 1994. Ovviamente, un vero sequel con Carrey non fu mai realizzato. Tuttavia, il vincitore ricevette un premio alternativo: 5.000 dollari versati direttamente da Nintendo.

All’uscita del film nell’estate del 1994, distribuito da New Line Cinema, l’ipotesi di un sequel sembrava scontata. Con un incasso globale di 351,6 milioni di dollari a fronte di un budget stimato tra 18 e 23 milioni, la pellicola rappresentava un enorme successo commerciale. New Line, già esperta nel creare franchise grazie alla saga di Nightmare, sembrava pronta a cavalcare l’onda, e il regista Chuck Russell, reduce da due horror di culto come Dream Warriors e Blob – Il fluido che uccide, si godeva il trionfo nel passaggio al genere comedy per famiglie. L’accordo con Nintendo Power per lanciare il concorso in concomitanza con il videogioco SNES dedicato al film sembrava confermare che il sequel fosse imminente.

Eppure, il successo di The Mask proiettò rapidamente i suoi protagonisti verso orizzonti ben più ambiziosi. Chuck Russell fu ingaggiato da Arnold Schwarzenegger per dirigere L’eliminatore, Cameron Diaz ottenne numerosi ruoli in film indipendenti e commedie romantiche, mentre la carriera di Carrey esplose definitivamente, grazie a una tripletta vincente nel 1994 culminata con Batman Forever. Così, mentre il concorso veniva promosso, un seguito sembrava diventare una priorità sempre più bassa per tutti gli interessati.

Però Nathan Ryan Runk di Arbutus, Maryland, vincitore del concorso, non aveva perso le speranze. Informato della sua vittoria pochi mesi dopo l’uscita del bando, continuò a ricevere aggiornamenti da parte del caporedattore di Nintendo Power, che cercava di tenerlo al corrente sullo sviluppo del sequel.

Il 4 novembre 1996, però, gli fu comunicato che il progetto era stato rinviato a tempo indeterminato. Gli furono offerti alcuni giochi SNES e, secondo alcune fonti, persino una giacca della produzione del fantomatico The Mask II—un dettaglio alquanto sospetto, considerato che il film non entrò mai in produzione.

Fortunatamente, Runk era tutelato dal regolamento del concorso, secondo cui il valore stimato del premio ammontava a 5.000 dollari. Nintendo rispettò i termini offrendo esattamente quella cifra come premio di consolazione, qualora il vincitore non avesse voluto attendere indefinitamente un film forse mai realizzabile.

Secondo quanto riportato da Destructoid nel 2015, Runk dichiarò: “Mi diedero la possibilità di aspettare o prendere i soldi… presi i soldi. Decisamente la scelta giusta!”. Oltre al denaro, ai giochi e a (forse) una giacca, ricevette anche una lettera di scuse pubblicata nell’ultimo numero della rivista, un gesto raro da parte di una grande azienda.

L’ironia della vicenda sta nel fatto che, a dieci anni dal concorso, un sequel venne effettivamente realizzato: si trattava di The Mask 2, con Jamie Kennedy al posto di Carrey. Il film è considerato uno dei sequel più disastrosi di sempre, con un misero 6% su Rotten Tomatoes e praticamente nessun difensore, anche in tempi di rivalutazioni cinefile. Secondo lo stesso Runk, sarebbe stato tecnicamente possibile aspettare quel sequel invece di incassare il premio, ma la scelta di optare per il denaro si è rivelata vincente.

Se mai dovesse essere realizzato un vero seguito con Carrey e Diaz, ipotesi recentemente accennata dai due attori, allora Runk potrebbe avere qualche ripensamento. Essere incluso in un sequel a distanza di decenni rappresenterebbe un primato: quello della più lunga attesa per riscuotere un premio da un concorso. Ma in fin dei conti, come diceva The Mask: “Non puoi fare scena se non hai la grana!”.

Di seguito una clip di The Mask:

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Published by
William Maga