Il regista unisce comicità greve e sentimento seguendo Bull nella notte prima della sua castrazione
Fixed – Un’ultima avventura di Genndy Tartakovsky è una rarità che non dovrebbe esistere e invece esiste: un lungometraggio d’animazione 2D tradizionale, Rated R, distribuito da Netflix, prodotto da Sony Pictures Animation, che usa la volgarità come miccia e un cane ansioso come detonatore.
La premessa è una scintilla perfetta per la commedia volgarotta: Bull (voce originale di Adam DeVine), meticcio iper-ormonale innamorato di Honey (Kathryn Hahn), scopre che i suoi umani vogliono “sistemarlo” e decide di vivere l’ultima, sfrenata notte prima del bisturi, trascinando con sé un branco di amici definiti in modo nitido (Rocco, boxer alfa con vulnerabilità doppiato da Idris Elba; Fetch, bassotto social-addicted; Lucky, beagle nevrotico).
Qui il film rivendica subito la sua linea: Fixed – Un’ultima avventura non è per bambini e lo dichiara con un lessico visivo e verbale che insiste su testicoli personificati, anelli “candeggiati”, humping a ripetizione e un bordello canino che mette in scena con disarmante naturalezza il personaggio intersex Frankie.
L’effetto è quello di un American Pie canino incrociato con La carica dei 101 di un universo parallelo, ma i riferimenti più sensati sono altri: il film si posa sull’asse Lilli e il Vagabondo × La 25a Ora, mentre a livello genealogico rilegge Ralph Bakshi (Fritz the Cat), Tex Avery e certa irriverenza alla South Park; eppure non assomiglia a Doggy Style: Quei bravi randagi (2023), perché Tartakovsky non cerca il realismo patinato né la CG lustrata, anzi: abbraccia il segno imperfetto e la fisicità del disegno a mano, trasformando la “rozzezza” in stile.
Da un lato c’è il film che promette: un flusso di gag sempre più sfrontate che, a differenza di molte shock-comedy, scalano d’intensità invece di esaurirsi dopo i primi minuti; dall’altro, c’è il film che consegna: un cuore emotivo sorprendentemente caldo che emerge proprio quando l’oscenità sembra aver occupato tutto il campo.
La scrittura di Jon Vitti con Tartakovsky dosa botte e carezze, alternando punchline sguaiate a scarti teneri. Detto questo, la tenuta non è impeccabile: in più passaggi l’improvvisazione suona allungata, alcune battute sembrano ‘pianificate’, e l’ossessione ‘palle-culo’ finisce per creare ridondanza là dove la trasgressione avrebbe bisogno di varietà (chi spera nello scandalo assoluto scoprirà che, sotto la scorza, Fixed – Un’ultima avventura è più quadrato di quanto creda, miscelando calcolo e sfrenatezza).
Ma proprio nel suo paradosso – voler scioccare e insieme consolare – il film trova la sua identità: è un coming-of-age da castrazione che usa il cattivo gusto come specchio del desiderio e, quando conta, sceglie l’empatia.
Sul piano produttivo, la storia travagliata (sviluppo di lunga data, stop-and-go distributivi, “salvataggio” con approdo in streaming) diventa quasi metatesto: un passion project 2D che atterra in un ecosistema dominato dalla CG e dalla serialità, e che rivendica la forza della linea animata come gesto politico oltre che comico.
Funziona? Sì, se accetti la sua lunghezza d’onda: chi cerca l’animazione adulta “alla BoJack/Big Mouth” troverà un parente più viscerale e meno filosofico; chi vuole solo provocazione scoprirà momenti davvero spiazzanti (il bordello canino, le “muse pelose” Muschio Selvaggio e Napoleone che prendono la parola), ma anche una curva morale che richiede partecipazione; chi desidera artigianalità vedrà una squadra (Renegade, Lightstar) spremere il 2D con invenzioni che valgono il biglietto digitale.
Il bilancio, dunque, non è l’applauso cieco né la bocciatura moralista: Fixed – Un’ultima avventura è un prodotto divisivo e originale, intermittente e generosissimo, che fa ridere sporco, poi chiede scusa e ti abbraccia; non reinventa la sex comedy animata, ma la riaccende con un’autorialità netta e qualche lampo di grande cinema.
In fondo, Tartakovsky conferma la sua tesi: puoi insegnare nuovi trucchi a un cane arrapato – e magari, lungo la strada, ricordare al pubblico che la volgarità senza sentimento è solo rumore, mentre la volgarità con sentimento, a volte, sa dire la verità.
Di seguito trovate il teaser trailer internazionale di Fixed – Un’ultima avventura, su Netflix il 13 agosto: