L'esperto truccatore esordisce dietro alla mdp per un survival franco-belga che gioca col sottogenere, mescolando sapientemente umorismo e momenti splatter
Quando un film si presenta con un titolo così deliberatamente e apologeticamente sfacciato, è palese che il regista abbia probabilmente provato a fare del suo meglio per soddisfare il palato fine del pubblico di intenditori di un certo tipo di cinema greve a cui mira. Per fortuna Girls with Balls, horror comedy franco-belga finita in sordina nel catalogo di Netflix che mescola le atmosfere di Ragazze nel Pallone e Wrong Turn – mantiene più o meno quell’ambiziosa promessa, aggiungendovi un’inaspettata e divertente presa di posizione sull’empowerment femminile ora tanto in voga a Hollywood e una certa intraprendenza quando deve mettere in scena momenti splatter più ‘seriosi’ e carichi di tensione. Senza contare che un film di questo genere che inizi con un cantante country stile fratelli Coen che apparecchia l’atmosfera con una assurda canzoncina strimpellata – e che poi periodicamente ritorna per commentare quello che è successo – è innegabilmente degno di nota a prescindere.
Va detto che questo tipo di survival horror è stato già esplorato in precedenza con un certo successo all’interno della cinematografia francese, ad esempio in Frontiers – Ai confini dell’inferno di Xavier Gens (2007) e in Sheitan di Kim Chapiron (2006), con quest’ultimo che presentava un inedito e allucinato Vincent Cassel. Il regista Olivier Afonso, esperto truccatore e qui per la prima volta dietro alla mdp, si dimostra comunque più che a suo agio nel sovvertire l’ambientazione decisamente familiare di Girls with Balls, per un effetto finale umoristico più o meno riuscito (specie se si evita il doppiaggio italiano …).
I grotteschi cattivi da cartone animato (una presa in giro dei classici redneck menomati / deformi), che peraltro non pronunciano mai una parola, sembrano infatti essere stati strappati direttamente dalle pagine di un’avventura di Asterix di Goscinny & Uderzo. Anche il modo in cui sono agghindati dona un curioso contraltare visivo nei confronti delle coloratissime divise indossate dalle Falcon, che tuttavia diventano nel corso degli appena 77 minuti di durata di Girls with Balls sempre più sporche di fango, di sangue e di altri fluidi corporei.
In definitiva, Girls with Balls è pure e semplice intrattenimento, veloce e senza grandi pretese, che pur non avendo le sfumature dei personaggi o la sagacia di un’opera come L’alba dei morti viventi saprà allietare la serata dei fan dell’horror più leggero – ma ben realizzato – alla ricerca di un prodotto carico di dark humor e accattivante (astenersi chi cerca situazioni pruriginose). Perché anche in Europa in fondo siamo in grado di tener testa a tante produzioni americane.
Ah, vediamo se riconoscete Guillaume Canet, che fa un cameo.
Di seguito il trailer internazionale di Girls with Balls: