Un prodotto frizzante che mescola Lo squalo e Alien, con mostri tentacolari e una soluzione esilarante
Dopo la sua anteprima mondiale al Sundance del 2012 e il forte riscontro positivo ottenuto al rinomato FrightFest, Grabbers – Hangover finale arrivava nei cinema del resto del mondo (ovviamente non in Italia, dove è stato distribuito direttamente in home-video solo nel 2016) con la nomea di fanta-horror-comedy a basso budget irlandese in grado di offrire agli amanti del genere un mix riuscito tra Lo squalo, Alien e – per chi ne avesse familiarità – la sitcom Father Ted, a garantire un tocco di autentico humour irlandese.
Sfortunatamente, la creatura che ha attaccato i pescatori arriva presto a riva e gli abitanti dell’isola scoprono che la loro unica speranza di sopravvivenza consiste nel rimanere completamente ubriachi.
Il regista Jon Wright e lo sceneggiatore Kevin Lehane si divertono a giocare con gli stereotipi nazionali, sfruttando l’idea della leggendaria affinità degli irlandesi per l’alcol. Lalor Roddy ruba la scena nei panni del beone locale Paddy, un incrocio irresistibile tra il Padre Jack Hackett di Father Ted e lo scrittore James Joyce, mentre la Bradley e Coyle dimostrano un’intesa notevole nei ruoli di Nolan e O’Shea, tanto che la loro chimica sullo schermo si è poi trasformata in una vera relazione nella vita reale.
Russell Tovey, nel ruolo del distaccato biologo marino Dott. Smith, è forse meno memorabile, ma riesce comunque a rendere interessante un personaggio altrimenti piuttosto standard. Tuttavia, le vere star di Grabbers sono ovviamente le creature extraterrestri del titolo.
Senza rivelare troppo della loro peculiare biologia, questi mostri tentacolari, simili a calamari giganti, sono tanto agili quanto assetati di sangue umano non contaminato dall’alcol. Seguendo una strategia simile a quella di Gareth Edwards in Monsters (2010), Wright costruisce allora la tensione mostrando gli ‘acchiappatori’ solo parzialmente prima di rivelarli completamente in tutta la loro spaventosa forma.
Con un po’ più di fortuna, questo prodotto avrebbe potuto finire accanto ai migliori esempi europei moderni del genere, L’alba dei morti dementi e Attack the Block.
Di seguito il trailer di Grabbers: