Il trailer di Siam Square riaccende i riflettori sull’horror thailandese
07/03/2017 news di Redazione Il Cineocchio
Phairat Khumwan esordisce alla regia con una ghost story universitaria
Non sono passati molti anni da quando – apparentemente – un vento di dorata novità aveva cominciato a spazzare l’Asia, regalandoci film del terrore dall’aria patinata e dalla confezione impeccabilmente deliziosa. Incoraggiati dal movimento horror giapponese, diventato un fenomeno globale grazie a opere come The Ring e Dark Water, i grandi studi thailandesi si erano gettati nella mischia dando il loro contributo particolare, producendo pellicole che combinavano le storie di fantasmi atmosferiche del Giappone con una prospettiva più giovanile, con alcuni impressionante colpi di scena lungo la strada.
Dietro ai migliori esponenti del genere c’era la ora defunto GMM Tai Hub, che ha guidato il gruppo con titoli comee Shutter, Alone, Dorm e 4bia, ma anche altre società come la Five Star Entertainment hanno detto la loro, grazie ai lavori di autori taglienti come Kongkiat Komsiri e Wisit Sasanatieng e, sì, anche la casa di produzione di Ong Bak, la Sahamongkol, è stata della partita, servendo piatti dal gusto pulp e più estremi, ma anche distribuendo quello che è probabilmente è tra i più validi horror thailandesi di sempre, 13 Beloved. E se è passato un po’ di tempo dall’ultima produzione degna di nota, è proprio la Sahamongkol che sembra voler ora tornare ai vecchi fasti con l’imminente Siam Square (ตัวอย่าง สยามสแควร์ ), che arriverà nelle sale locali il 30 marzo.
Già acclamato come direttore della fotografia del sorprendente film indipendente Mary Is Happy, Mary Is Happy, Phairat Khumwan fa il suo debutto alla regia con una storia storia di fantasmi adolescenziale che ruota intorno a un cast di ragazzi e alla piazza di Bangkok del titolo.
Questa la sinossi ufficiale:
La “Shibuya” della Thailandia è il “Centro” di Bangkok da mezzo secolo. I centri commerciali, i negozi indipendenti alla moda, i caffè e i ristoranti sono tutti lì. Con la crescente concorrenza per l’esame di ammissione all’Università, un sacco di scuole di recupero nascono vertiginosamente in tutta la zona, portando a un maggiore traffico e una maggiore attività degli adolescenti. Ma quando scende la notte, si trasformano nello scenario di una leggenda metropolitana. Si dice che per superare l’esame nazionale di ammissione, si debba adorare uno spirito maligno. Legando fili rossi a una specifica sedia, si aumentano la probabilità di passare l’esame. Quando un gruppo di ragazzi che non crede alla storia trova una sedia con i “fili rossi” in una delle cosiddette “scuola di riparazione”, decidono di provare i rituali e cercare di scoprire che cosa accadrà.Allo stesso tempo, circola una voce secondo cui lo spirito maligno di una ragazza scomparsa misteriosamente più di trenta anni prima sarebbe ora tornata indietro a piedi dalle strade deserte a tarda notte. Quando uno degli amici viene perseguitato e muore dopo un incidente, il gruppetto cerca di scoprire cosa stia realmente accadendo e chi sia la misteriosa ragazza comparsa nella sala relax il giorno del rituale. C’è qualcosa di veramente malvagio a Siam Square?
Nel primo trailer (sottotitolato), diffuso insieme alla locandina, il tono delle immagini è immediatamente impressionante per la capacità di descrivere rapidamente una vasta gamma di caratteri distintivi. E’ ovviamente ancora presto per capire quale sia davvero il valore si Siam Square, ma a occhio, Khumwan sembrerebbe il tipo di talento emergente che manca in Thailandia da quasi un buon decennio.
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