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Titolo originale: Casino Royale , uscita: 13-04-1967. Budget: $12,000,000. Regista: Robert Parrish.

Intervista a Barbara Bouchet: “Feci infuriare la produzione di James Bond – Casino Royale” (esclusivo)

18/10/2023 news di Alessandro Gamma

L'attrice ricorda al Festival di Sitges la vita e le avventure sul set del film spionistico del 1967

barbara bouchet sitges 2023 intervista

Ospite d’onore al Festival di Sitges 2023, dove ha ricevuto il prestigioso premio alla carriera, abbiamo avuto l’opportunità di incontrare Barbara Bouchet, attrice entrata prepotentemente nell’immaginario di una generazione grazie alla sua partecipazioni a film che hanno segnato un’epoca come James Bond 007 – Casino Royale, Milano calibro 9 di Fernando Di Leo e Non si sevizia un paperino di Lucio Fulci.

Nello specifico, abbiamo aperto la nostra intervista proprio chiedendole di raccontarci qualcosa della sua esperienza come Moneypenny nel film di 007 del 1968, accanto all’agente segreto David Niven:

Abbiamo lavorato per circa un anno e mezzo a Londra a quel film. Cambiavano continuamente set, li buttavano giù e li ricostruivano … un continuo via vai. Ebbi la fortuna di lavorare con un grandissimo attore e una grande persona, David Niven, col quale ero in sintonia totale. Ci siamo divertiti molto, anche se tutto quanto intorno a noi era una casino … royale! [ride] 

bouchet casino royaleRicordo che in particolare a Londra mi mancava il sole  … e me ne lamentavo con David. Così lui un giorno mi disse: ‘Che problema c’è, nel mio contratto è previsto che io possa andare ogni weekend in Francia, a Cap-Ferrat, dove stanno mia moglie e mio figlio. Tu prendi il mio stesso volo, prendi un po’ di sole, e poi torni indietro.’ E così feci.

Solo che fui un po’ troppo scema … perché presi troppo sole, cambiando il colore del viso … La produzione andò su tutte le furie, e furono costretti a rifare tutti i piani di lavorazione, almeno fino a quando la mia pelle non cominciò a tornare chiara. Devi sapere infatti che se provi a mettere il trucco sopra l’abbronzatura diventi ‘grigio’, e non va bene per le riprese.

Ricordo poi che ci furono molti tempi morti tra un ciak e l’altro … Il cinema era fatto così, potevi dover rifare anche quindici o venti volte una scena finché non era perfetta … E intanto cambiavano le luci, aggiustavano il suono o i dialoghi … Oggi come oggi magari … è molto più tosto …  

Di seguito trovate la nostra intervista video integrale a Barbara Bouchet, in cui l’attrice parla della sua seconda parte di carriera, tra TV italiana e Martin Scorsese, ma ricorda anche la grandiosa annata del 1972, che la vide impegnata in ben 11 film, tra cui il traumatico La dama rossa uccide sette volte di Emilio Miraglia (di cui racconta un aneddoto ben poco piacevole …):