Titolo originale: Terrifier 3 , uscita: 09-10-2024. Budget: $2,000,000. Regista: Damien Leone.
Intervista a Damien Leone su Terrifier 3: l’assenza di sesso, la Bibbia, l’evoluzione di Art il Clown
15/10/2024 news di Alessandro Gamma
Al Festival di Sitges abbiamo incontrato il regista e creatore della saga slasher, approfondendo la sua visione del cinema horror
Ospite del Festival di Sitges, dove ha presentato in anteprima al pubblico europeo Terrifier 3, abbiamo incontrato il regista della saga Damien Leone, parlando con lui del successo improvviso e insperato dei suoi film.
Parlaci un po’ dell’evoluzione di Art il Clown dal 2011, anno dell’uscita del primo cortometraggio su di lui, fino al Terrifier 3
A livello fisico, è cambiato un po’ a livello prostetico, le guance ecc. Già dal secondo corto avevo deciso di farlo assomigliare più a uno zombi … E ora, nel terzo film indossa addirittura delle lenti a contatto, per farlo apparire più demoniaco. Inoltre, ho voluto aggiungergli un tocco più subdolo, che nei precedenti non risaltava molto.
Per quanto riguarda la sua personalità invece, nei corti il tono era molto più cupo … non che ora non lo sia più, ma diciamo che abbiamo cominciato a far emergere il suo macabro senso dell’umorismo. E poi quando David ha ottenuto il ruolo, ha introdotto quella fisicità e quelle bizzarre sfumature teatrali che in origine non c’erano. Ho capito subito che avrebbe elevato il personaggio. Ovviamente, ho continuato a ricordargli che Art è malvagio e che compie azioni deplorevoli, così da smorzare il lato più giocoso e non fargli prendere il sopravvento.
Sono molto preciso su quello che voglio vedere, addirittura indico le esatte espressioni facciali che mi interessano, ma lascio anche che David sperimenti e improvvisi a modo suo. Giro diverse scene e poi in sala di montaggio decido quella più adatta da inserire.
Puoi dirmi qualcosa di più sull’assenza di scene di sesso esplicite – che invece sono un cliché del cinema slasher – in Terrifier 3?
Vedi, non sono interessato alle scene di sesso, a meno che non siano fondamentali per la storia che racconto. La ‘scena della doccia’ che c’è in Terrifier 3 voleva essere prima di tutto un omaggio a quella mitica di Psyco di Hitchcock. Sono partito da questa idea e poi ho pensato a come inserirla nel contesto del mio film. Non poteva essere una sola persona nella doccia e ad un coltello, quindi ho pensato ai due ragazzi e una motosega!
Inoltre, se metto una scena di sesso devono esserci corpi totalmente nudi, per mostrare più danni possibili inferti ai corpi. Si tratta di una sfida per me come creatore di effetti speciali, perché devi costruire le membra e poi vivisezionarle. Non è come tagliare un indumento. Per quello amo molto mostrare anche i danni al volto e alla testa!
Cosa mi dici invece del ricorso a certa iconografia religiosa?
Quando ho deciso di introdurre l’elemento soprannaturale in Terrifier era chiaro che avrei anche approfondito tutta la questione legata al Bene contro il Male, di Dio e il Diavolo, del Paradiso e l’Inferno … In più, sono cresciuto in un contesto cattolico, con tutte quelle immagini bibliche tipiche in testa … E Sienna è la mia figura cristologica, è così lampante, specie nel terzo film.
Ho pensato che sarebbe stato così divertente metterlo su pellicola … E anche catartico in un certo senso … Restituire tutto quello che ho accumulato da piccolo. Scelte coraggiose ma perfette, no? E poi penso che questo immaginario si presti a un film horror, perché cosa c’è di più violento della Bibbia?? Senza parlare che è ambientato a Natale …
Si può dire che, in qualche modo, Art il Clown sia un Freddy Krueger silenzioso. Quanto ti hanno ispirati i villain classici nella sua ideazione?
C’è un po’ di tutti i boogeyman classici in Art. Sono tutti eroi coi quali sono cresciuto, e per me è un grande complimento quando qualcuno riconosce che Art li richiama alla mente. Non mi piace definirlo un’icona e che venga già messo sullo stesso loro piano. Credo che solo il tempo – forse in 10 anni – ci dirà se Art può rientrare in questa categoria.
Art, rispetto ad altri mostri che sono limitati da una maschera, può sfruttare la sua mimica facciale … E Freddy Krueger fa lo stesso, che lo rende per me il ‘re del cinema slasher’. E le espressioni facciali aiutano anche il pubblico a capire l’umanità che c’è sotto la facciata del villain e a rendere i momenti più ‘banali’, come versarsi un bicchiere di vino nel mezzo di una carneficina, ancora più efficaci.
Di seguito trovate il trailer di Terrifier 3, in anteprima il 31 ottobre e poi dal 7 novembre nei cinema:
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