Il regista ha detto la sua anche sui seguiti che non ha diretto
Regista di Aliens – Scontro finale, secondo capitolo della saga creata da Ridley Scott e Dan O’Bannon, nonché dell’iconico Terminator (1984) e del suo seguito Terminator 2 – Il giorno del giudizio, James Cameron (1991) è riconosciuto come una vera e propria auctoritas del cinema americano di fantascienza e non solo (è di origini canadesi a essere precisi).
La domanda è: la saga ha compiuto il suo corso o può essere rilanciata? Può essere ancora rilevante ora, che in buona parte del mondo si sta realizzando quello che era fantascienza nei primi due film. Viviamo in un mondo di droni predatori, di sorveglianza, di grandi dati e di intelligenze artificiali emergenti.
Per ciò che concerne i diritti, Cameron ha specificato:
Sono in trattative con David Ellison, che è colui che detiene i copyright a livello globale per la serie di Terminator e i diritti per il mercato americano torneranno a me tra un anno e mezzo, quindi lui ed io stiamo parlando di cosa potremmo fare. In questo momento stiamo pensando di realizzare un arco di tre film e reinventare (la serie).
Riferendosi invece ai seguiti non da lui diretti, Cameron pare non li abbia apprezzati più di tanto:
Penso sia abbastanza noto che non ho molto rispetto per i film che sono stati girati in seguito. In quel momento supportavo più che altro Arnold perché è un caro amico. Siamo amici da 33 anni, quindi sono sempre stato suo sostenitore e mai troppo negativo. Ma non funzionano per me, per vari motivi.
Se dunque potremmo vedere una nuova trilogia è quasi sicuro, dopo queste parole è anche possibile che Arnold Schwarzenegger torni ancora una volta a vestire i panni robotici del T-800, tanto cari ai fan. Intanto, nel nostro piccolo, qualche tempo fa abbiamo scritto alcuni ‘consigli’ su come affrontare l’eventuale nuovo capitolo di Terminator e non rifare gli stessi errori che in passato hanno inficiato sul livello delle pellicole arrivate in sala.