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James Gunn e il nuovo Universo DC: come si incastrano film, serie e personaggi

Una timeline del progetto

Con l’arrivo di Superman al cinema, James Gunn dà ufficialmente il via al suo nuovo DC Universe. Non si tratta solo del primo film di una nuova fase: è il primo tassello di un progetto ambizioso che punta a rifondare da zero la continuity cinematografica e televisiva della DC, dopo anni di confusione e tentativi (falliti o incompleti) di costruire un universo condiviso alla Marvel.

James Gunn non è solo il regista di Superman, è anche il co-presidente di DC Studios insieme a Peter Safran. Insieme, hanno messo in piedi un piano articolato che include film, serie TV, animazione e videogiochi, tutti collegati da un’unica linea narrativa. Ma dove comincia davvero il nuovo DCU? E che fine fanno i personaggi, gli attori e gli eventi del vecchio DCEU?

Addio (quasi) definitivo al DCEU

Prima di tutto, va detto che il nuovo Universo DC di Gunn non è un reboot totale, ma nemmeno una continuazione diretta del vecchio DCEU. Il punto di rottura ufficiale è stato Aquaman e il regno perduto (2023), l’ultimo film della linea narrativa avviata con L’Uomo d’Acciaio (2013). Ma alcuni elementi del DCEU sopravvivono — volutamente.

In un post su Threads del 2023, Gunn aveva chiarito:

Alcuni attori interpreteranno i personaggi che hanno già interpretato, e alcune trame saranno coerenti con quelle di film, serie e progetti animati DC del passato.”

Insomma, una specie di reset selettivo: si tiene ciò che funziona, si cambia il resto. Tra i “salvati”, troviamo Viola Davis (Amanda Waller), John Cena (Peacemaker) e Xolo Maridueña (Blue Beetle), anche se quest’ultimo resta un’incognita — il suo film non è mai stato citato apertamente come canonico nel nuovo universo, e dopo il flop al botteghino potrebbe essere accantonato.

Il primo passo è Creature Commandos (ma anche no)

Ufficialmente, il progetto che dà il via al DCU è Creature Commandos, serie animata prodotta da Gunn stesso. Ma è qui che le cose si complicano: Creature Commandos si ricollega direttamente a The Suicide Squad (2021), che a sua volta era uno spin-off (parzialmente sequel) del Suicide Squad di David Ayer (2016).

In pratica siamo in un territorio ibrido, dove vecchio e nuovo si fondono — almeno per ora. Gunn ha lasciato intendere che, da qui in avanti, la canonicità sarà determinata da un principio molto semplice: “Se l’ho scritto e diretto io, è canone. Se no, dipende.”

Un universo diviso tra autori e personaggi

Per orientarsi meglio, molti fan usano due approcci ereditati dalla critica letteraria sherlockiana: il watsoniano, che guarda tutto dal punto di vista interno al mondo narrativo e il doylistico, che considera le intenzioni degli autori.

Nel caso del DCU, la verità è che solo un approccio doylistico funziona davvero. Gunn stesso invita a considerare Peacemaker e The Suicide Squad parte del nuovo universo, ma reinterpretando eventuali connessioni con il passato. Per esempio:

Fate finta che alla fine di Peacemaker sia comparso il Superman di David Corenswet, non quello di Henry Cavill. Io sto facendo così.”

Il passato mitologico del DCU

Una delle novità più affascinanti introdotte da Creature Commandos e ribadite da Superman è che nel nuovo DCU i metaumani esistono da secoli. Secondo l’opening crawl di Superman, gli esseri umani sono a conoscenza dei superpoteri da 300 anni. E infatti, nella serie animata vediamo personaggi come Frankenstein e G.I. Robot già attivi nell’Ottocento o nella Seconda guerra mondiale.

Anche villain storici come Dr. Phosphorus, Clayface e la Sposa di Frankenstein hanno origini che precedono di molto l’arrivo di Superman sulla scena.

Superman: la vera alba degli eroi

Nel nuovo film, apprendiamo che Kal-El è arrivato sulla Terra negli anni ’90. Cresciuto a Smallville dai Kent, diventa Superman nel 2022, tre anni prima degli eventi del film. Quando si rivela al mondo, attira l’attenzione di Lex Luthor (Nicholas Hoult), il quale SPOILER clona Superman (creando Ultraman) e cerca di distruggerne la reputazione con una serie di mosse mediatiche e militari.

Nel frattempo, si formano i primi team di eroi: la Justice Gang, finanziata da Maxwell Lord, include: Mister Terrific, Hawkgirl e Guy Gardner/Green Lantern. Anche Supergirl, Metamorpho, Swamp Thing e altri sono già attivi — come suggerisce una visione apocalittica di Circe in Creature Commandos.

Suicide Squad e Task Force M

The Suicide Squad resta un punto cardine per capire il tono del nuovo DCU: violento, ironico, ma più consapevole. Il film mostra Amanda Waller all’opera, introduce personaggi come Ratcatcher 2, King Shark, Peacemaker, e crea un mondo dove supercriminali sono usati come armi dallo stato.

Dopo quegli eventi, la Waller forma una nuova squadra: Task Force M, con elementi mutanti e soprannaturali come Weasel, Bride, G.I. Robot e Dr. Phosphorus. L’obiettivo? Contenere minacce metaumane… e magari evitare che accada davvero quel futuro distopico mostrato da Circe.

Ordine cronologico suggerito

Anche se Gunn non ha pubblicato una timeline ufficiale, ecco un possibile ordine di visione:

Creature Commandos (stagione 1 – con flashback nel XIX e XX secolo)
The Suicide Squad
Peacemaker (stagione 1 – da reinterpretare)
Superman
Peacemaker stagione 2 (in arrivo, canonica nel DCU)

Progetti futuri: The Authority, Supergirl: Woman of Tomorrow, Swamp Thing, Booster Gold, Batman: The Brave and the Bold, ecc.

Insomma, un nuovo universo, ma con memoria

Il nuovo DCU non è una tabula rasa, ma neanche un patchwork disordinato. È un progetto con ambizione, una visione narrativa unificata — qualcosa che alla DC era mancato per anni. Gunn sta provando a fare ciò che nessuno, nemmeno Zack Snyder, era riuscito a fare: un universo condiviso con una vera direzione autoriale. E forse, stavolta, ci riuscirà.

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Published by
Stella Delmattino