La Casa 4: Bruce Campbell e Sam Raimi parlano delle sceneggiature del film
23/08/2016 news di Redazione Il Cineocchio
Il protagonista e il regista si sono lasciati andare ad alcune interessanti rivelazioni nel commento audio della prima stagione di Ash vs. Evil Dead
La Casa (Evil Dead) e il suo seguito sono lì a dimostrare l’ingegnosità cinematografica di Sam Raimi, che dopo la parentesi supereroistica dei primi tre film di Spider-Man è ritornato ad abbracciare i fan di lungo corso producendo assieme agli amici storici Rob Tapert e Bruce Campbell la serie TV Ash vs Evil Dead.
La seconda stagione dello show debutterà su Starz in ottobre, continuando le avventure dei “Ghostbeaters” Ash, Pablo (Ray Santiago) e Kelly (Dana DeLorenzo) con la wild card, Ruby (Lucy Lawless). Tuttavia, in molti potrebbero non conoscere la vera storia dietro all’ormai leggendario La Casa 4, o al perché Raimi e co. abbiano scelto di optare per ulteriori avventure di Ash sul piccolo schermo.
Nel commento audio del cofanetto per l’home video americano della prima stagione di Ash vs. Evil Dead, in apertura il regista e produttore Raimi siede con Bruce Campbell, Rob Tapert e Ivan Raimi, parlando di come è nata la serie. Da vecchi amici quali sono, i quattro iniziano a scavare nei loro ricordi circa le possibilità di una pellicola post Armata delle Tenebre. Secondo Raimi, Evil Dead 4 ha impiegato molto tempo per arrivare da nessuna parte:
Ivan e io abbiamo scritto un sacco di diverse versioni di un film di La Casa negli anni successivi a L’armata delle Tenebre. Abbiamo messo 20 pagine in una solo stesura e ci siamo resi conto che non era buona, così abbiamo scritte altre cinque pagine prendendo una direzione diversa.
Raimi e i suoi soci hanno anche esplorato un certo numero di modi diversi per continuare la storia. Una versione prevedeva un twist molto moderno della storia horror. Raimi spiega:
Bruce era un documentarista, mi ricordo che in una delle versioni lo era, che catturava il suo viaggio attraverso la vita. Mi ricordo che ne abbiamo scritto una versione; abbiamo iniziato a scrivere una versione di Evil Dead 4 … Il fratello Ivan interviene: Bruce viaggia attraverso il paese in macchina per vendere il suo documentario, per spiegare l’importanza di raccontare la sua storia. Sam ha continuato: Nessuno pensava che fosse una storia così importante tranne lui.
I fratelli Raimi hanno anche esplorato altre opzioni, che facevano un salto indietro nella storia direttamente dopo L’armata delle Tenebre. In questo caso venivano seguite due versioni di Ash: quello del finale originale ambientato in una futuristica e post-apocalittica Inghilterra (uscito sui mercati esteri) e l’eroe ai giorni nostri, che torna all’S-Mart relativamente indenne (come ordinato dalla Universal per il pubblico statunitense). Il regista ha svelato la sua versione alternativa e la sua meta-trama:
Così abbiamo scritto un La Casa 4 che seguiva entrambe le realtà. Volevamo seguire i due Bruce – uno nel futuro e, contemporaneamente, incrociare con il Bruce qui nel presente. E poi ci siamo resi conto che avevamo davvero perso la testa e che dovevamo smettere.
A un certo punto, l’ennesima versione di Evil Dead 4 avrebbe richiesto un budget importante per una storia sullo stile di Terminator, che Campbell chiama sfacciatamente “Ash contro le macchine.” Tuttavia, Raimi la scartò subito perchè troppo costosa, supponendo che “non ci sarebbero stati abbastanza soldi per la grande produzione che avevamo previsto.”
Come i fan sanno bene, la strada da L’armata delle Tenebre (1992) ad Ash vs Evil Dead è stata molto lunga. Dopo aver scartato uno a uno tutti i progetti per La Casa 4, Raimi e Tapert hanno finalmente deciso di optare per una serie televisiva, ma invece di puntata da un’ora intera di Ash contro demoniaci nemici, Tapert ha pensato che “questo show sarebbe stato migliore se servito con contenuti della durata di mezz’ora,” perchè, come sottolineato scherzosamente da Ivan i loro fan “hanno una capacità di concentrazione molto breve.”
A un certo punto, Campbell chiede a Sam Raimi di punto in bianco se si è senta “mortificato” al pensiero di una continuazione televisiva della sua prole cinematografica, ma la risposta scherzosa è:
Ho pensato che fosse fantastico, perché ho capito il pubblico ti potrà prendere in piccole dosi.
Sentendo l’intera storia, è difficile non essere d’accordo con l’autore e i suoi collaboratori. Il formato più breve condensa gli elementi orrorifici e comici al meglio. Per quanto riguarda un quarto film, chissà che visto il successo della serie qualche studio non decida presto di concedere i finanziamenti necessari per realizzare almeno una delle versioni pensate. Incrociamo le dita.
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Fonte: ScreenRant