La Strada della Paura: Leigh Janiak alla regia di una trilogia da binge watching
14/07/2017 news di Redazione Il Cineocchio
La serie di libri horror per ragazzi di Robert Lawrence Stine arriverà al cinema in una formula completamente inedita
Con l’avvento di Netflix è diventato ormai neologismo di uso comune anche dalle nostre parti il binge watching, riferito ovviamente alla visione filata di intere stagioni di serie TV o comunque in un arco di tempo brevissimo. Il prossimo passaggio sarà ora applicare questa tecnica al cinema e a quanto pare la 20th Century Fox sarà l’innovativo studio che tenterà questo passo.
Lo studio è infatti attualmente al lavoro sull’adattamento della serie di libri per ragazzi La strada della paura (Fear Street), un ciclo di racconti (o romanzi brevi) di ambientazione horror dell’autore statunitense Robert Lawrence Stine. L’idea sarebbe quella di partire con tre film separati, diretti tutti quanti da Leigh Janiak, regista americana già alla guida di Honeymoon. Per chi non fosse pratico, l’opera cartacea è più o meno equiparabile a Piccoli Brividi (dello stesso autore), ma per un pubblico di ragazzi più grandicelli, a causa della maggiore dose di violenza contenuta. L’innovazione starebbe nel distribuire ciascun capitolo a un mese di distanza, senza dover quindi aspettare un anno per capire come proseguirà la trilogia. La Fox spera così di incuriosire il pubblico e farlo uscire di casa, un rischio enorme ma che potrebbe portare a risultati interessanti, almeno a livello sociologico.
Le storie dei libri sono ambientate nella città fittizia di Shadyside, nell’Ohio, e coprono momenti diversi degli anni ’80 e ’90, presentando nuovi gruppi di personaggi, anche se in alcune occasioni questi facevano apparizioni in altri volumi, dando loro una sorta di dimensione universale.
Al lavoro sui tre film di Fear Street c’è ovviamente una squadra di sceneggiatori. Sappiamo che al primo collaboreranno anche Phil Graziadei per la regia e Kyle Killen allo script, mentre il seguente è stato scritto da Zak Olkewicz e il terzo da Silka Luisa.
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Fonte: THR