Il seguito di Stake Land sarà sicuramente apprezzato da chi ha amato il primo film, meno da tutti gli altri
Come dite? Non avevate idea che fosse stato girato il sequel di uno dei migliori film horror indipendenti coi vampiri degli ultimi 10 anni? Beh, in effetti siamo rimasti piuttosto sorpresi anche noi di scoprire che la Dark Film aveva preparato in gran segreto Stake Land 2, o meglio The Stakelander, relegandolo però a un’uscita in totale sordina su SyFy. In ogni caso, noi abbiamo avuto la fortuna di vederlo in anteprima su grande schermo al Festival di Sitges. La prima cosa che colpisce è la bella sensazione di vedere i protagonisti Connor Paolo e Nick Damici sullo schermo di nuovo insieme, nei panni di Martin e Mister. I due, seduti accanto a un fuoco da campo e con lo sguardo solenne indicano chiaramente che The Stakelander è un seguito diretto del film del 2010 e non uno di quei quasi-sequel in cui l’unica relazione è che entrambe le opere esistono all’interno dello stesso universo. Un grande inizio quindi. E invece, come per le pellicola originale – si comincia con un tremendo pugno nello stomaco.
Innanzitutto, è giusto sottolineare che The Stakelander / Stake Land II riesce a catturare l’essenza e l’atmosfera del film precedente. Se la regia è passata a Dan Berk e Robert Olsen, Damici ne ha scritto la sceneggiatura e figura tra i produttori esecutivi con il direttore della fotografia Matt Mitchell. E’ evidente che Damici conosca e capisca i personaggi meglio di chiunque altro e aiuta anche il fatto che egli ci abbia portato di nuovo in questo mondo con Badie Ali, Hamza Ali, Malik B. Ali, Larry Fessenden, Brent Kunkle, Greg Newman e Peter Phok – produttori che erano tutti a bordo già per Stake Land. E’ importante che questi personaggi siano tornati in campo, perché The Stakelander è il sequel perfetto, la perfetta continuazione della storia – non ci sono stacchi. I vampiri sembrano, si muovono e fanno i medesimi versi. I costumi, gli oggetti di scena e gli effetti speciali sono gli stessi. Il lavoro di regia e la qualità delle immagini sono in linea con Stake Land. L’idea che venisse presentato su SyFy poteva significare una qualità complessiva inferiore, ma The Stakelander è il seguito vampiresco che tutti avrebbero auspicato.
Anche se è un po’ più mite rispetto a Stake Land, è importante notare che The Stakelander aggiunge nuovi elementi alla vicenda. Ovviamente il più importante è l’arrivo della regina vampira, che è diversa dagli altri, perché lei può generare una prole che può controllare. Si tratta di un villain interessante, anche se l’inevitabile scontro finale lascia molto a desiderare. Inoltre, i vampiri si aggirano anche in pieno giorno perché sono molto affamati. Ci viene presentata una nuova colonia, che dà la speranza che il mondo non sia totalmente allo sbando come si pensava. Forse ci sono anche altre comunità altrove. Incontriamo nuovi personaggi che sono altrettanto simpatici come quelli del primo film. Ancora più importante, otteniamo informazioni sulla storia personale di Mister. Si arriva a vedere cosa lo ha trasformato nell’uomo che è diventato. Questo accade più o meno a cavallo di quando scopriamo cosa è successo a Martin nel post Stake Land. Un bel gesto che gli autori abbiano cercato di agghindare la storia aggiungendo alcuni punti nella trama.
Di seguito il full trailer internazionale di Stake Land II: