Voto: 6.5/10 Titolo originale: 屋根裏のラジャー , uscita: 15-12-2023. Regista: Yoshiyuki Momose.
L’immaginario: la recensione del film animato di Yoshiyuki Momose (su Netflix)
06/07/2024 recensione film L'immaginario di Marco Tedesco
Lo Studio Ponoc esplora i significati reconditi dell'amicizia con perizia e grande capacità artistica

Potremmo forse pensare agli anime come a qualcosa di quintessenzialmente giapponese, ma non dobbiamo scordare che alcuni altissimi momenti in essi presentati hanno spesso coinvolto l’incorporazione di inaspettati elementi occidentali all’interno del loro aspetto colorato e vivace.
Per dirne uno, persino la casa dei protagonisti nel classico Il mio vicino Totoro dello Studio Ghibli era una stravagante combinazione di abitazione tipicamente giapponese a un piano e di uno chalet alpino con il tetto rosso, incastrati abilmente insieme ai margini di un bosco in una combinazione incredibilmente affascinante.
E L’immaginario (The Imaginary), il nuovo scintillante film animato per famiglie dello Studio Ponoc, la casa di animazione di Tokyo fondata e gestita da ex artisti del Ghibli, rientra precisamente in questa casistica. Adattamento del romanzo per bambini britannico del 2014 di A.F. Harrold (pubblicato in Italia come Il mio amico immaginario), si svolge nell’Inghilterra dei giorni nostri – e non in una versione turistica abbellita, ma quella reale e immediatamente riconoscibile, in cui una bella scuola elementare vittoriana in mattoni rossi può avere un’ingombrante pensilina in perspex imbullonata al suo fianco e i pali degli incroci ricoperti di adesivi scrostati.
Questa è la città natale della giovane Amanda Shuffleup, che vive con la madre vedova Lizzie in un appartamento sopra la loro libreria sulla strada principale.
Nella sua camera da letto in soffitta, la ragazza condivide avventure con il suo compagno di giochi immaginario Rudger, che si ritrova senza nulla fare nulla dopo che Amanda viene ricoverata in ospedale in seguito a un incidente nel parcheggio di un supermercato.
Mentre lavora saltuariamente nei mondi immaginari di altri bambini attraverso un portale nella biblioteca locale, deve anche sfuggire a Mr. Bunting, un sinistro figuro dalle sfumature alla Pennywise dell’IT di Stephen King, che si nutre delle anime dei compagni immaginari abbandonati degli altri.
Il compagno di Mr. Bunting, più inquietante di qualsiasi cosa vista nell’animazione per bambini occidentale recente, è una scolara dai capelli spettinati e dagli occhi infossati che ci si aspetta sempre di vedere uscire strisciando dal televisore, come la Sadako di Ring.
La trama di L’immaginario – che è finito dritto nel catalogo di Netflix senza passare dai cinema – si muove attraverso vari livelli di realtà ed è sostenuta da un insieme di regole simili a quelle dell’Inception di Nolan, che devono essere stabilite ed enunciate prima che il divertimento possa davvero iniziare.
Ma una volta completata l’ordinaria amministrazione, il regista Yoshiyuki Momose e lo sceneggiatore-produttore Yoshiaki Nishimura raccontano una storia ricca di osservazioni acute e commoventi sull’amicizia immaginaria – sia le sue possibilità che i suoi scopi, a volte profondamente nascosti.
Le animazioni stesse, disegnate a mano nella tradizione dello Studio Ghibli, sono pittoriche e tenere, con una padronanza impressionante e sottile di luci e ombre. Ma mentre i molti voli di fantasia infantili (una battaglia spaziale, una corsa in slitta, un inseguimento in barca) permettono a Yoshiyuki Momose e al suo team di sbizzarrirsi, le scene più sobrie – da una strada residenziale illuminata dalla luna a un vicolo percorso in un momento di dolore disegnato come se fosse rigato di lacrime – risultano altrettanto espressive.
In un momento in cui l’animazione digitale sta aprendo nuove e radicali strade, può allora essere allettante guardare e ricordare quella disegnata a mano come il suo precursore vecchio stile, senza più possibilità di evolversi.
Eppure, L’Immaginario dimostra elegantemente il contrario: padroneggia l’artisticità del processo, ma anche una scintilla visionaria.
Di seguito trovate il trailer internazionale di L’immaginario, su Netflix dal 5 luglio:
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