A parlare è stato il regista Christopher McQuarrie
Durante il weekend di apertura record (per la saga), molti critici hanno notato che qualcosa non quadrava nei primi atti di Mission: Impossible — The Final Reckoning. Le scene iniziali sembravano non seguire la linearità attesa o addirittura non essere state girate con quell’ordine narrativo. I numerosi flashback a Dead Reckoning e il ritmo accelerato hanno lasciato più di uno spettatore perplesso.
Ora sappiamo perché. In un’intervista rivelatrice con Josh Horowitz, il regista e co-sceneggiatore Christopher McQuarrie ha spiegato che lui e Tom Cruise hanno radicalmente cambiato approccio dopo la risposta tiepida ricevuta da Mission: Impossible — Dead Reckoning. Pur non essendo stato un flop assoluto, il film ha reso meno del previsto a causa dell’altissimo budget e dell’agguerrita concorrenza estiva (Barbie e Oppenheimer). Ma McQuarrie è chiaro:
“Non mi importava tanto del box office in sé, quanto del fatto che il pubblico non si fosse appassionato come per gli altri Mission. Così ci siamo riguardati il film in modo molto, molto critico.”
McQuarrie racconta:
“La grande lezione per me e Tom, ancora e ancora, è che a un certo punto bisogna solo dirlo. Devi solo… dirglielo.
È per questo che la scena in cui Ethan affronta l’Entità contiene tutto quello che dicevo non dovesse esserci… e niente di quello che Tom voleva ci fosse. Abbiamo girato quella scena due giorni prima di chiudere il montaggio.”
Il confronto con l’IA – una minaccia globale che destabilizza verità, politica e cyberspazio – è diventato un momento espositivo dichiarato, ma reso coinvolgente grazie a regia, musica e montaggio. Un’eccezione che funziona, come specchio oscuro dei classici briefing IMF.
Anche la struttura è cambiata più volte: versioni non lineari, poi troppo lineari, finché non si è trovata una via diretta ed efficace. Diverse scene sono state tagliate, tra cui un flashback con Ethan, Gabriel e Marie (Mariela Garriga), eliminato perché giudicato non essenziale:
“La verità è che, a meno di fare un intero film su di lei, quella storia sarebbe rimasta sempre ambigua. Così abbiamo detto: ‘Al diavolo.’”
McQuarrie ha anche confermato che non vedremo mai una “director’s cut” o una versione estesa:
“Odio le director’s cut. Se una scena non è nel film, è perché non deve esserci.”