Voto: 7/10 Titolo originale: Mission: Impossible - Dead Reckoning Part One , uscita: 08-07-2023. Budget: $291,000,000. Regista: Christopher McQuarrie.
Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Uno, la recensione del film di Christopher McQuarrie
12/07/2023 recensione film Mission: Impossible - Dead Reckoning Parte uno di William Maga
Tom Cruise e la sua squadra sono al centro di un settimo capitolo che mantiene alto l'onore della saga, coi soliti pregi e difetti annessi
Sebbene rappresenti uno dei franchise d’azione più divertenti attualmente in circolazione, i film di Mission: Impossible si sono allungati, e questo non è necessariamente uno sviluppo positivo. Sapete cosa si dice del troppo che stroppia … Dead Reckoning Parte Uno, il settimo film della saga, dura quasi 2 ore e mezza, ed è – intuibilmente – solo la prima metà del capitolo conclusivo.
Se non fosse per gli aspetti di spettacolarità sul grande schermo, l’intera operazione avrebbe potuto essere distribuita come una tipica serie in streaming in 6 parti: questa è infatti la durata complessiva che raggiungerà quando la seconda parte arriverà nel 2024.
Christopher McQuarrie è salito a bordo con il quinto M:I: Rogue Nation del 2015. Con quel film, era riuscito nel compito non semplice di riportare un senso di ordine e di coerenza alla dispersione accumulata dalla saga, che esisteva fin dal 1996, quando Brian DePalma aveva deciso di rilanciate la popolare serie televisiva di spionaggio degli anni ’60/’70.
Il regista era quindi ritornato dietro alla mdp nel 2018 per Fallout (la recensione) e ora ha riprese le redini per questo doppio episodio finale. L’approccio di Christopher McQuarrie a Mission Impossible è stato costante: combinare elementi narrativi tradizionali di spionaggio/thriller con scene d’azione spettacolari. Per Dead Reckoning Parte Uno, i primi sono stati in qualche modo ‘semplificati’, mentre ha raddoppiato i secondi.
Pur continuando ad affidarsi a stunt ed effetti speciali tradizionali, Dead Reckoning – che è costato quasi 300 milioni di dollari – fa entrare la CGI nella tavolozza. Ciononostante, c’è ancora un grande ‘momento Tom Cruise‘ (in questo caso, un salto in sella a una moto dalla cima di una montagna con paracadute incorporato …) e diverse elaborate sequenze che impediscono all’impalacatura del film di crollare.
Tra queste, un inseguimento in auto (con Tom Cruise e la co-protagonista Hayley Atwell ammanettati insieme in una piccola Fiat gialla per le stradine di Roma) e una scena che coinvolge un treno in corsa che potrebbe dare del filo da torcere al miglior film di Indiana Jones in fatto di emozioni da brivido.
In Dead Reckoning Parte Uno torna anche Henry Czerny nel ruolo del capo della CIA/FMI Henry Kittridge, e boss del protagonista Ethan Hunt (Cruise). I fan di M:I con la memoria lunga lo ricorderanno, ma la sua precedente apparizione risale addirittura al film d’esordio del 1996. È stato evidentemente ricontattato per sostituire Alec Baldwin, il cui personaggio era stato eliminato in Fallout.
Il MacGuffin è una chiave in due parti che fornisce al suo possessore il controllo assoluto della più meravigliosa Intelligenza Artificiale al mondo – un’entità così avanzata da aver raggiunto la senzienza e iniziato a fare cose simili a Skynet. Si tratta del più profondo territorio fantascientifico in cui si siano avventurati i film di Mission: Impossible fino ad oggi (Charlie Brooker, prendi nota).
In ogni caso, la missione di Ethan, qualora decidesse di accettarla, è quella di ritrovare i due pezzi della chiave e restituirli a Kittridge, in modo che gli Stati Uniti si trovino in una posizione privilegiata una volta determinata l’ubicazione dell’entità (dal prologo sappiamo che si trova su un sottomarino russo distrutto e finito in fondo all’oceano, sotto una spessa coltre di ghiaccio).
Ethan fa il suo solito giro del mondo, incontrando vecchi amici e nemici. Tra questi ci sono naturalmente Luther (Ving Rhames, l’unico attore oltre a Tom Cruise ad essere apparso in tutti e sette i capitoli di M:I) e Benji (Simon Pegg), la quasi innamorata e latitante agente dell’MI6 Ilsa Faust (Rebecca Ferguson), l’amorale Vedova Bianca (Vanessa Kirby) e il suo scagnozzo Zola (Frederick Schmidt). Tra i nuovi arrivati figurano invece il fastidioso agente Jasper Briggs (Shea Whigham), l’esperta ladra Grace (Hayley Atwell), il cattivo principale Gabriel (Esai Morales) e il suo braccio armato, Paris (Pom Klementieff). Gabriel non solo ha un legame con l’entità, ma condivide con Ethan un passato tragico.
Riferendosi apertamente a se stesso come Parte Uno, Dead Reckoning non nasconde il fatto di non riuscire a raccontare una storia completa. Nonostante questo, però, è costruito in modo convenzionale con una struttura in tre atti. Questo gli permette di essere più soddisfacente rispetto alle altre due grosse produzioni hollywoodiane di quest’estate con ‘interruzione narrativa’, Fast X e Spider-Man: Across the Spider-Verse.
Dead Reckoning Parte Uno non risolve affatto la principale linea di fondo della trama e molti fili minori vengono lasciati penzolare, ma racconta la propria storia e la segue fino alla conclusione. Se gli archi su più ‘episodi’ sono il futuro delle produzioni a grande budget, l’approccio favorito da Christopher McQuarrie e dal suo team potrebbe rappresentare un modello di come farlo bene.
Con i suoi 163 minuti, Dead Reckoning Parte Uno si trasforma comunque in una sorta di gara di resistenza. È una durata troppo estesa per tenere gli spettatori sul filo del rasoio senza che la stanchezza faccia capolino. Sebbene raggiunga il suo apice intorno ai 2/3, dando vita a un’ora finale emozionante, i primi 90 minuti circa hanno un ritmo irregolare e sono appesantiti da molti dialoghi ‘espositivi’. All’inizio poi, ci sono alcune lacune e salti di continuità che fanno pensare a un montaggio iniziale ancora più lungo.
Uno dei piaceri del ritorno di Ving Rhames e Simon Pegg è che il rapporto amichevole che hanno sviluppato con Tom Cruise nel corso degli anni emerge bene nelle loro interazioni (a entrambi viene anche dato un po’ più da fare rispetto ad alcune puntate precedenti).
Una delusione è il tempo minimo dedicato alla storia d’amore tra Hunt e Ilsa, che sembra essere stata inclusa nel film per un obbligo nei confronti di quanto visto prima. Esai Morales, pur essendo un ottimo attore, non ottiene il massimo del risultato come cattivo. Gli manca il brio necessario per essere nominato nella ‘Hall of Fame’ dei villain. È un po’ troppo sottotono. Lo stesso non si può dire di Pom Klementieff (la Mantis dei Guardiani della Galassia), memorabile nei panni di una letale e per lo più silenziosa killer.
Insomma, Mission: Impossible Dead Reckoning Parte Uno è un classico blockbuster estivo dal budget enorme, che si porta dietro tutti gli aspetti positivi e negativi che si associano a questo tipo di cinema glorioso ma alquanto effimero. Non ha la storia per surclassare i film di James Bond, ma non si fa problemi a essere più veloce e furioso di qualsiasi altra cosa prodotta da Vin Diesel. Come i suoi predecessori, non è esente da difetti, che però vengono facilmente ignorati sul momento.
Di seguito trovate il full trailer doppiato in italiano di Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Uno, nei cinema dal 12 luglio:
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